Dal primo al 19 agosto non dovranno essere rispettate scadenze fiscali e tributarie per pagamenti o adempimenti. Il riposo estivo scatta anche per i balzelli previdenziali in scadenza: dai contributi Inps ai premi Inail fino ai contributi Enpals
Pinne, occhiali e niente tasse da pagare. Anche il fisco va in vacanza e ai contribuenti, come oramai accade da qualche anno, promette di non chiedere pagamenti durante il periodo più caldo delle vacanze.
Dal primo al 19 agosto non dovranno essere rispettate scadenze fiscali e tributarie per pagamenti o adempimenti. Ma quest'anno ci sarà un'eccezione che riguarda i contribuenti "ritardatari" che, sottoposti agli studi di settore, hanno già usufruito di rinvii e così possono effettuare i versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi fino al 5 agosto, anche se con una maggiorazione. Tutti gli altri l'appuntamenti sono invece rinviati a venerdiì 20 agosto.
La tregua tributaria arriva con un decreto del Consiglio dei Ministri che sposta tutti gli adempimenti previsti nel periodo "più caldo" delle ferie.
In particolare saltano tutti gli appuntamenti del 16 luglio, termine entro il quale tutte le società versano al fisco le trattenute fatte nel mese precedente sugli stipendi dei loro contribuenti. Ma non solo. Slittano di 4 giorni anche i pagamenti previsti per chi ha optato per il pagamento a rate del saldo delle imposte della dichiarazione dei redditi di quest'anno, in particolare i contribuenti titolari di partita iva estranei agli studi di settore che hanno pagato la prima rta il 16 giugno e la seconda rata il 16 luglio.
Ferie salve per qualche giorno anche per i contribuenti che desiderano "ravvedersi" per non aver versato le scadenze previste nel mese precedente, il 16 luglio: anche per loro l'appuntamento slitta al 20 agosto ma non potranno fare nemmeno un giorno di ritardo pena sanzioni più alte.
Le ferie fiscali, comunque, non si limitano solo al fisco. Il riposo estivo scatta anche per i balzelli previdenziali in scadenza dal primo al 20 agosto: dai contributi Inps ai premi Inail fino ai contributi Enpals dovuti dai lavorati dello spettacolo.
Dal primo al 19 agosto non dovranno essere rispettate scadenze fiscali e tributarie per pagamenti o adempimenti. Ma quest'anno ci sarà un'eccezione che riguarda i contribuenti "ritardatari" che, sottoposti agli studi di settore, hanno già usufruito di rinvii e così possono effettuare i versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi fino al 5 agosto, anche se con una maggiorazione. Tutti gli altri l'appuntamenti sono invece rinviati a venerdiì 20 agosto.
La tregua tributaria arriva con un decreto del Consiglio dei Ministri che sposta tutti gli adempimenti previsti nel periodo "più caldo" delle ferie.
In particolare saltano tutti gli appuntamenti del 16 luglio, termine entro il quale tutte le società versano al fisco le trattenute fatte nel mese precedente sugli stipendi dei loro contribuenti. Ma non solo. Slittano di 4 giorni anche i pagamenti previsti per chi ha optato per il pagamento a rate del saldo delle imposte della dichiarazione dei redditi di quest'anno, in particolare i contribuenti titolari di partita iva estranei agli studi di settore che hanno pagato la prima rta il 16 giugno e la seconda rata il 16 luglio.
Ferie salve per qualche giorno anche per i contribuenti che desiderano "ravvedersi" per non aver versato le scadenze previste nel mese precedente, il 16 luglio: anche per loro l'appuntamento slitta al 20 agosto ma non potranno fare nemmeno un giorno di ritardo pena sanzioni più alte.
Le ferie fiscali, comunque, non si limitano solo al fisco. Il riposo estivo scatta anche per i balzelli previdenziali in scadenza dal primo al 20 agosto: dai contributi Inps ai premi Inail fino ai contributi Enpals dovuti dai lavorati dello spettacolo.