Nel 2009 si sono contati meno incidenti mortali sul luogo di lavoro: 976 rispetto ai 1034 del 2008. Più politiche per la sicurezza? Macchè. Sul dato hanno inciso la crisi economica e il conseguente aumento della disoccupazione
Il 2009, rileva l'Inail, ci sono stati meno incidenti per gli uomini e nelle aree industriali del Paese. "In generale -spiega il presidente dell'Istituto, Marco Sartori - il calo degli incidenti presenta connotazioni riferibili prevalentemente alle attività industriali, quelle che più delle altre hanno risentito della crisi, interessando maggiormente le aree del Nord industrializzato e i lavoratori maschi che, dell'industria, rappresentano la componente lavorativa preponderante".
"Non è casuale, quindi, che – osserva - il 60% degli infortuni si sia concentrato nelle aree del Nord a maggiore densità produttiva e il crollo degli infortuni in comparti come l'industria manifatturiera e le costruzioni, più di altri colpiti dalla crisi economica con un calo occupazionale rispettivamente del 4,3% e del 16,2%, quasi triplo rispetto a quello medio generale".
In un'ottica di genere, si evidenzia come la flessione degli incidenti non sia stata uniforme, ma molto più accentuata per gli uomini (-12,6%) rispetto alle donne (-2,5%). Diversa, invece, la situazione relativa ai casi mortali, con una riduzione del 14% per la componente femminile (74 lavoratrici decedute rispetto alle 86 del 2008), a fronte del 5,6% relativo agli uomini (dai 1.034 morti del 2008 ai 976 del 2009). Va evidenziato, tuttavia, che per le donne il 60% delle morti si è verificato in itinere (avvenuti durante il tragitto casa/lavoro e viceversa).
La riduzione maggiore ha riguardato gli infortuni in occasione di lavoro - quelli che si sono effettivamente verificati durante lo svolgimento delle attività lavorative - per i quali il numero delle denunce si è ridotto del 10,2%, a fronte di un calo del 6,1% degli infortuni nel tragitto da o per il posto di lavoro. Analoga, anche se in misura meno sostenuta, la flessione dei casi mortali: quelli in occasione di lavoro sono passati dagli 829 del 2008 ai 767 del 2009 (-7,5%), mentre i decessi in itinere sono scesi da 291 a 283 (-2,7%).
Sempre nell'ambito degli infortuni mortali in occasione di lavoro, di particolare importanza è il numero di quelli occorsi sulla strada a lavoratori che operano in questo specifico ambito (autotrasportatori di merci o di persone, rappresentanti di commercio, addetti alla manutenzione stradale, ecc.), scesi comunque dai 338 casi del 2008 ai 303 del 2009 (-10,4%).
"Non è casuale, quindi, che – osserva - il 60% degli infortuni si sia concentrato nelle aree del Nord a maggiore densità produttiva e il crollo degli infortuni in comparti come l'industria manifatturiera e le costruzioni, più di altri colpiti dalla crisi economica con un calo occupazionale rispettivamente del 4,3% e del 16,2%, quasi triplo rispetto a quello medio generale".
In un'ottica di genere, si evidenzia come la flessione degli incidenti non sia stata uniforme, ma molto più accentuata per gli uomini (-12,6%) rispetto alle donne (-2,5%). Diversa, invece, la situazione relativa ai casi mortali, con una riduzione del 14% per la componente femminile (74 lavoratrici decedute rispetto alle 86 del 2008), a fronte del 5,6% relativo agli uomini (dai 1.034 morti del 2008 ai 976 del 2009). Va evidenziato, tuttavia, che per le donne il 60% delle morti si è verificato in itinere (avvenuti durante il tragitto casa/lavoro e viceversa).
La riduzione maggiore ha riguardato gli infortuni in occasione di lavoro - quelli che si sono effettivamente verificati durante lo svolgimento delle attività lavorative - per i quali il numero delle denunce si è ridotto del 10,2%, a fronte di un calo del 6,1% degli infortuni nel tragitto da o per il posto di lavoro. Analoga, anche se in misura meno sostenuta, la flessione dei casi mortali: quelli in occasione di lavoro sono passati dagli 829 del 2008 ai 767 del 2009 (-7,5%), mentre i decessi in itinere sono scesi da 291 a 283 (-2,7%).
Sempre nell'ambito degli infortuni mortali in occasione di lavoro, di particolare importanza è il numero di quelli occorsi sulla strada a lavoratori che operano in questo specifico ambito (autotrasportatori di merci o di persone, rappresentanti di commercio, addetti alla manutenzione stradale, ecc.), scesi comunque dai 338 casi del 2008 ai 303 del 2009 (-10,4%).