Manovra, invariati i tagli alle Regioni per 8,5 miliardi

Economia
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In Senato il maxi-emendamento sul quale il governo porrà la fiducia giovedì mattina. Tremonti: "Nessun arretramento, né sui numeri né sui contenuti". Resta la proroga a fine anno delle multe per le quote latte

La manovra economica del governo.
Tu cosa avresti tagliato?

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Il Governo ha posto la questione di fiducia al Senato sulla manovra economica, che verrà votata giovedì mattina. Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. La fiducia e' stata posta su un maxiemendamento interamente sostitutivo del decreto legge. Vito ha affermato che il Governo attribuisce "straordinaria importanza" all'approvazione di questo testo.

Libertà di impresa sì, ma con 'paletti' sui documenti che posso essere autocertificati per aprire una attività. Nella bozza di maxi-emendamento sul quale il governo metterà la fiducia spuntano una serie di restrizioni per la documentazione riguardante, ad esempio, la cittadinanza così come l'amministrazione della giustizia. Ma nelle restrizioni rientra anche la documentazione riguardante il patrimonio culturale e paesaggistico e dell'ambiente dopo una serie di proteste sulla questione da parte delle associazioni ambientaliste ma anche la "sorpresa" del ministro dei Beni Culturali.

A bocca asciutta le Regioni, per le quali i tagli per 8,5 miliardi restano invariati.
La spunta la Lega sulla vicenda delle quote latte: resta la proroga del pagamento delle multe a fine anno.
Arrivano novità invece sul fronte delle assicurazioni, per i diplomatici che hanno in programma uno sciopero per il prossimo 26 luglio ed entra la modifica annunciata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta sulle tasse abruzzesi. Saranno rateizzate in 120 mesi.
La bozza potrebbe subire ulteriori limature in corso d'opera ma al momento sono queste le principali che approdano in aula al Senato nel maxi-emendamento che, per il resto ricalca praticamente in toto il testo uscito dalla commissione.

Parlando all'assemblea di Confcooperative il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto "Non so se sia una ideologia ma l'austerità certamente è una necessità e una
responsabilità, una necessità che significa solidarieta' e responsabilità". Il ministro ha poi continuato "Nel Paese è diffuso e profondo il senso di responsabilità. Per questo
nell'insieme il Paese ha tenuto, tiene e terra'".

Intanto da Trieste è arrivato il richiamo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sulla necessità di fare scelte "per il futuro" e per i giovani. "So quanto è difficile fissare delle priorità di spesa quando ci si siede al tavolo del Consiglio dei ministri - ha detto il capo dello Stato - ma bisogna riuscire a farlo, significa riconoscere che diamo importanza al nostro futuro".


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