L'Istituto nazionale di Statistica ha registrato, rispetto ai primi tre mesi del 2009, un calo del 2,6% relativamente all'utile delle famiglie italiane. Riduzione storica per la propensione risparmio delle stesse
L'Istituto nazionale di Statistica ha diffuso i dati su reddito e risparmio delle famiglie nonché sui profitti delle società relativamente al primo trimestre del 2010. Circa il reddito delle famiglie italiane la stima dell'organismo di via Cesare Balbo non è affatto confortante. In valori correnti, infatti, esso è diminuito del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2009. A titolo di completezza va tuttavia rilevato che si si tratta del reddito lordo disponibile, ovvero quello destinato al consumo e al risparmio.
Nello stesso trimestre la propensione risparmio delle famiglie s'è ridotta di 1,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Al riguardo l'Istat ha precisato che nel periodo gennaio-marzo tale propensione s'è attestata a quota 13,4%. Si tratta del valore più basso dal 1999, anno a partire dal quale esistono le serie storiche trimestrali.
Non è certamente migliore la situazione delle società non finanziarie, la cui quota di profitto è diminuita nel primo trimestre del 2010 di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. In raffronto, invece, al trimestre precedente la quota di profitto delle imprese si è attestata al 40,6% con un aumento di 0,3 punti percentuali. Nel primo trimestre del 2010, è proseguita, inoltre, la discesa del tasso d'investimento, calato al 22,35 e inferiore di 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009.
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Istat, redditi famiglie in calo del 2,8% nel 2009
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