In un'intervista al Wall Street Journal l'ad dell'azienda automobilistica ha dichiarato che l'organismo statunitense dei metalmeccanici ha compreso perfettamente la situazione. Ma Landini (Fiom): “Atto saggezza riaprire tavolo su Pomigliano”
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Negli States il sindacato ha capito il momento del mercato, la strategia del gruppo e la necessità di essere leader. A esserne sicuro è Sergio Marchionne, il quale non risparmia apprezzamenti allo "United Auto Worker", il sindacato dei metalmeccanici statunitensi. In un'intervista al Wall Street Journal il top manager italo-canadese ha infatti dichiarato: "I leader dello Uaw hanno capito completamente la nostra situazione. Staremo bene insieme fino a quando saremo d'accordo sulla necessità di essere l'impresa più competitiva. Per questo finché non si dimostrerà sbagliato, continueremo a lavorare con loro".
Marchionne ha anche commentato l'attuale situazione dei mercati e dell'economia mondiale con una parafrasi inconsueta: "Chiedo scusa a Karl Marx, ma la ripresa economica è l'oppio delle industrie che non funzionano" col "grande pericolo" di "ricadere ancora una volta in un errore e confondere una ripresa economica con un più solido modello di business". L'amministratore delegato ha quindi aggiunto: "Nell'industria dell'auto siamo come alcolisti: quando non abbiamo accesso alla bottiglia guariamo. Poi torniamo a esagerare con l'incompetenza manageriale, l'intransigenza sul lavoro e altre abitudini distruttive. Poi torniamo a secco di nuovo. E' una situazione orribile. La chiave è quella di continuare sulla strada della disciplina, dell'umiltà e del rigore quando tornano i tempi di boom economico. Questo è il test della nostra capacità di sopravvivere".
Landini (Fiom): atto di saggezza riaprire tavolo Pomigliano
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Negli States il sindacato ha capito il momento del mercato, la strategia del gruppo e la necessità di essere leader. A esserne sicuro è Sergio Marchionne, il quale non risparmia apprezzamenti allo "United Auto Worker", il sindacato dei metalmeccanici statunitensi. In un'intervista al Wall Street Journal il top manager italo-canadese ha infatti dichiarato: "I leader dello Uaw hanno capito completamente la nostra situazione. Staremo bene insieme fino a quando saremo d'accordo sulla necessità di essere l'impresa più competitiva. Per questo finché non si dimostrerà sbagliato, continueremo a lavorare con loro".
Marchionne ha anche commentato l'attuale situazione dei mercati e dell'economia mondiale con una parafrasi inconsueta: "Chiedo scusa a Karl Marx, ma la ripresa economica è l'oppio delle industrie che non funzionano" col "grande pericolo" di "ricadere ancora una volta in un errore e confondere una ripresa economica con un più solido modello di business". L'amministratore delegato ha quindi aggiunto: "Nell'industria dell'auto siamo come alcolisti: quando non abbiamo accesso alla bottiglia guariamo. Poi torniamo a esagerare con l'incompetenza manageriale, l'intransigenza sul lavoro e altre abitudini distruttive. Poi torniamo a secco di nuovo. E' una situazione orribile. La chiave è quella di continuare sulla strada della disciplina, dell'umiltà e del rigore quando tornano i tempi di boom economico. Questo è il test della nostra capacità di sopravvivere".
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