Autostrade più care. Alemanno: “Il Raccordo non si tocca”

Economia
autostrade_raccordo_anulare

Scattano i rincari: da Roma a Milano costerà da oggi 1,56 euro in più, 2,30 euro in più invece da Roma a Salerno. Il sindaco della capitale: “Se qualcuno mette il pedaggio sul Gra vado io con la macchina e lo sfondo”

Da oggi viaggiare in autostrada costerà di più . Da Roma a Milano in autostrada si pagherà1,56 euro in più, da Roma a Salerno sino a 2,30 euro in più ma per le tratte brevi, come da Fiano Romano a Roma l'aumento non potrà superare il 25% dell'attuale pedaggio, quindi l'incremento sarà nell'ordine di centesimi. Nessun aumento invece sul grande raccordo anulare di Roma. Non c’è e non ci sarà mai, ha assicurato il sindaco di Roma Gianni Alemanno (GUARDA LA RASSEGNA STAMPA) che, come i suoi predecessori, si è detto pronto a tutto per difendere la libertà di circolazione tanto da dire: "Pedaggio sul Gra? Impossibile: se qualcuno sul Raccordo mette qualcosa per far pagare il pedaggio vado io con la macchina e lo sfondo". Ma se le 33 entrate del Gra sono salve, non lo sono i 9 caselli che immettono alla capitale, dove da oggi il pedaggio costerà 1 o 2 euro in più.

Tocca dunque agli automobilisti pagare qualcosa in più per consentire allo Stato di risparmiare sui contributi dovuti all'Anas (il cui unico azionista è il Ministero dell'Economia) per la gestione e la manutenzione della rete stradale e per investimenti per nuove opere. Nei prossimi sei mesi, si stima che nelle casse dell'Anas finiranno 83 milioni. Perché se nel 2009 lo Stato ha dato un contributo di un miliardo di euro all'Anas, la Finanziaria 2010 non stanzia nuove risorse.

Gli aumenti "non sono una stangata", afferma Pietro Ciucci, il presidente dell'Anas, che cerca di smorzare le polemiche sui provvedimenti di maggiorazione tariffaria su tutta la rete autostradale a pedaggio (1 millesimo di euro a chilometro per auto, moto, veicoli a 2 assi etc., e 3 millesimi per i veicoli pesanti) e forfetaria di 1 o 2 euro ai caselli delle autostrade che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali gestiti dall'Anas. E anche se gli aumenti saranno pagati a 26 caselli autostradali, le concessionarie non avranno alcun beneficio, ha tenuto a precisare l'Aiscat (l'associazione che raggruppa le società concessionarie autostrade e trafori), perché gli aumenti saranno appunto girati all'Anas. Il Codacons, intanto, annuncia un ricorso al Tar del Lazio.

GRA. I romani che percorrono il grande raccordo anulare rimanendo in città o nell'hinterland al momento non pagano nulla. Chi, invece, percorre l'anello che circonda Roma per entrare in una delle autostrade attorno alla capitale o uscire da una di esse pagherà al casello un euro in più. Ma se il tratto autostradale è breve, di pochi chilometri, (per esempio da Fiano a Roma) l'automobilista dovrà pagare un aumento contenuto entro il 25% del pedaggio. Questa è una misura che varrà sino a fine 2011. Poi anche il solo transito sul Gra potrà subire un pedaggio. Improbabile metterci dei caselli, è allo studio l'ipotesi di varchi con i telepass.

ROMA-MILANO. Un euro per uscire dalla capitale, più il pedaggio di 33,10 euro per poco più di 560 chilometri, "aumentati di 50 centesimi - ha spiegato Ciucci - per l'incremento" che parte sempre domani sulle autostrade di un millesimo di euro per chilometro per auto e moto (3 millesimi per veicoli pesanti).

ROMA-SALERNO-REGGIO CALABRIA. Tra Roma e Salerno la distanza è di 243 chilometri e il pedaggio sale da 13,50 a 15,50 euro. In uscita da Roma per entrare sull'A1 e' previsto un euro per aver percorso il Gra. Poi ci si immette sull'A30 Caserta-Salerno e all'uscita di Mercato San Severino si pagano 13,50 euro più l'aumento di 25 centesimi. Per percorrere il raccordo sino a Salerno si pagherà un ulteriore euro. Se poi si vuole proseguire verso Reggio Calabria non si pagherà nulla. Ma si pagherà il pedaggio più un 25% se si entra sull'A3 da Nocera inferiore o da Cava dei Tirreni (perché la tratta è breve). "L'obiettivo fondamentale per Anas è costituito dal raggiungimento della autonomia finanziaria - ripete da qualche tempo Ciucci - attraverso l'incremento dei ricavi propri legati alla logica di mercato, per uscire dal comparto della pubblica amministrazione e non incidere più sui conti pubblici". Intanto, per la prima volta, quest'anno, al Tesoro l'Anas darà un dividendo di 5 milioni di euro.

LE REAZIONI DEGLI AUTOMOBILISTI

Economia: I più letti

[an error occurred while processing this directive]