Il presidente della Repubblica ha dato il via libera al documento dopo i ritocchi richiesti al governo. Tremonti aveva escluso frizioni con il capo dello Stato. Ma intanto l’Associazione nazionale magistrati minaccia lo sciopero contro i provvedimenti
La manovra economica del governo. Tu cosa avresti tagliato? Discutine nel forum
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto legge del governo sulla manovra economica e finanziaria. Il decreto legge contenente la manovra economica era stato approvato dal consiglio dei ministri il 25 maggio scorso e consegnato al Quirinale sabato 29. In seguito alla richiesta di approfondire e verificare alcune parti, il governo aveva inviato ieri sera al presidente della Repubblica una versione in parte modificata. Il capo dello Stato ha verificato e firmato il provvedimento. Le misure previste entreranno in vigore appena il testo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, in giornata. Il decreto legge con la manovra economica del Governo è stato presentato al Senato. Lo ha ufficializzato in aula il Presidente del Senato Renato Schifani.
Secondo quanto si apprende da ambienti del ministero del Collegio Romano, la riduzione delle spese per la cultura resta, ma sarà il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, a decidere su quale settore far cadere la scure dei tagli. Le stesse fonti spiegano inoltre che dal testo dell'allegato alla manovra economica appena controfirmata da Giorgio Napolitano, è stato stralciato l'elenco degli enti, delle fondazioni e degli istituti culturali, che sarebbero state colpite dai tagli.
Passo indietro su alcuni enti di cui era prevista la cancellazione. Non saranno soppressi: la Stazione Zoologica Dohrn di Napoli, l'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim), l'Istituto nazionale di Alta Matematica "F.Severi" (Indam), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l'Istituto nazionale di Oceaonografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), l'Istituto di studi giuridici internazionali.
In un'intervista al Corriere il ministro dell'Economia Tremonti aveva escluso frizioni con Napolitano e, a proposito dei rilievi fatti dal Quirinale, aveva detto che si trattava di "semplici dettagli tecnici".
Il governatore di Bankitalia Mario Draghi ha intanto espresso un giudizio positivo sulla finanziaria. Nella relazione letta davanti all'assemblea dei partecipanti ha detto: "La manovra era inevitabile".
Non la pensa allo stesso modo l'Associazione Nazionale Magistrati. "Siamo pronti allo sciopero", ha annunciato il presidente dell'Anm Luca Palamara dopo l'incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, sulle misure della manovra economica. Palamara ha poi spiegato che convocherà d'urgenza il proprio "parlamentino" per mettere in campo "le più gravi forme di protesta: lo sciopero e anche forme alternative". La decisione è stata presa dopo che Letta ha confermato i tagli alle retribuzioni delle toghe.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto legge del governo sulla manovra economica e finanziaria. Il decreto legge contenente la manovra economica era stato approvato dal consiglio dei ministri il 25 maggio scorso e consegnato al Quirinale sabato 29. In seguito alla richiesta di approfondire e verificare alcune parti, il governo aveva inviato ieri sera al presidente della Repubblica una versione in parte modificata. Il capo dello Stato ha verificato e firmato il provvedimento. Le misure previste entreranno in vigore appena il testo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, in giornata. Il decreto legge con la manovra economica del Governo è stato presentato al Senato. Lo ha ufficializzato in aula il Presidente del Senato Renato Schifani.
Secondo quanto si apprende da ambienti del ministero del Collegio Romano, la riduzione delle spese per la cultura resta, ma sarà il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, a decidere su quale settore far cadere la scure dei tagli. Le stesse fonti spiegano inoltre che dal testo dell'allegato alla manovra economica appena controfirmata da Giorgio Napolitano, è stato stralciato l'elenco degli enti, delle fondazioni e degli istituti culturali, che sarebbero state colpite dai tagli.
Passo indietro su alcuni enti di cui era prevista la cancellazione. Non saranno soppressi: la Stazione Zoologica Dohrn di Napoli, l'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim), l'Istituto nazionale di Alta Matematica "F.Severi" (Indam), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l'Istituto nazionale di Oceaonografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), l'Istituto di studi giuridici internazionali.
In un'intervista al Corriere il ministro dell'Economia Tremonti aveva escluso frizioni con Napolitano e, a proposito dei rilievi fatti dal Quirinale, aveva detto che si trattava di "semplici dettagli tecnici".
Il governatore di Bankitalia Mario Draghi ha intanto espresso un giudizio positivo sulla finanziaria. Nella relazione letta davanti all'assemblea dei partecipanti ha detto: "La manovra era inevitabile".
Non la pensa allo stesso modo l'Associazione Nazionale Magistrati. "Siamo pronti allo sciopero", ha annunciato il presidente dell'Anm Luca Palamara dopo l'incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, sulle misure della manovra economica. Palamara ha poi spiegato che convocherà d'urgenza il proprio "parlamentino" per mettere in campo "le più gravi forme di protesta: lo sciopero e anche forme alternative". La decisione è stata presa dopo che Letta ha confermato i tagli alle retribuzioni delle toghe.