Trasporti, assicurazioni, raccolta rifiuti, acqua, poste: la Confartigianato definisce "eclatanti" le differenze tra il nostro Paese e la dinamica dei prezzi registrata nell’area euro negli stessi settori. E muoversi a Caltanissetta costa più che a Roma
Una famiglia di Caltanissetta spende, per muoversi, 192 euro in più all’anno rispetto ad una di Aosta. A fare i conti del bilancio trasporti degli italiani è la Confartigianato. L’associazione mette insieme tutte le voci, tra cui aerei, treni, acquisto dell’auto, la sua manutenzione e il carburante. Viaggiare nella provincia siciliana, secondo lo studio, costa l’8,4% in più rispetto all’anno scorso. Seguono Pordenone (+7,9%) e Trapani (+7,6%). Le grandi città si piazzano in basso: a Roma si spende il 4,1% in più rispetto all’anno scorso e a Milano il 5,1%. Ultimo posto, aumento dei prezzi quindi al rallentatore, ad Aosta (+4%). L'aumento medio nazionale, rispetto ad aprile 2009, è stato del 5,5%. Le differenze da regione a regione, però, sono rilevanti: il primato spetta al Friuli Venezia Giulia (+6,6%), seguito dalla Sicilia (+6,3%) e dal Piemonte (+6,1%).
A volare, tuttavia, non sono solo i prezzi dei trasporti. Nel mese scorso, dice la Confartigianato, sono lievitati anche i costi delle assicurazioni, dei servizi postali, dell'acqua, della raccolta dei rifiuti. L’associazione definisce “eclatanti” le differenze tra l’Italia e la dinamica dei prezzi registrata nell’area euro negli stessi settori. L'Ufficio studi di Confartigianato cita, per esempio, l'andamento dei trasporti aerei (+13,4% su base annua nel nostro Paese contro il -0,2% dell'eurozona), di quelli ferroviari (rispettivamente +11,1% e +3,7%), dei servizi postali (+11,2% e +2,8%) e assicurativi (+7,1% e +3,6%), della raccolta rifiuti (+6% contro +3,1%) e dell'acqua potabile (+8% e +3,3%). Un po’ a sorpresa, invece, l'unico settore dove l'Italia registra rincari più contenuti rispetto ad Eurolandia è quello di carburanti e lubrificanti: sono cresciuti in un anno del 15,8%, contro l'aumento del 19,5% dell'eurozona.
A volare, tuttavia, non sono solo i prezzi dei trasporti. Nel mese scorso, dice la Confartigianato, sono lievitati anche i costi delle assicurazioni, dei servizi postali, dell'acqua, della raccolta dei rifiuti. L’associazione definisce “eclatanti” le differenze tra l’Italia e la dinamica dei prezzi registrata nell’area euro negli stessi settori. L'Ufficio studi di Confartigianato cita, per esempio, l'andamento dei trasporti aerei (+13,4% su base annua nel nostro Paese contro il -0,2% dell'eurozona), di quelli ferroviari (rispettivamente +11,1% e +3,7%), dei servizi postali (+11,2% e +2,8%) e assicurativi (+7,1% e +3,6%), della raccolta rifiuti (+6% contro +3,1%) e dell'acqua potabile (+8% e +3,3%). Un po’ a sorpresa, invece, l'unico settore dove l'Italia registra rincari più contenuti rispetto ad Eurolandia è quello di carburanti e lubrificanti: sono cresciuti in un anno del 15,8%, contro l'aumento del 19,5% dell'eurozona.