Gli Stati Ocse firmano il protocollo sui legal standard

Economia
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Al vertice interministeriale di Parigi, presieduto da Giulio Tremonti, è stata raggiunta l'intesa sulla mutua assistenza in materia fiscale. Approvata una dichiarazione con 10 principi sulla necessità di integrità e trasparenza. Ma la Svizzera s'oppone

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Come preannunciato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, presente al vertice interministeriale Ocse, nella giornata del 28 maggio gli Stati membri hanno firmato a Parigi "il protocollo di mutua assistenza amministrativa per la lotta a evasione fiscale e paradisi fiscali". Presieduto dal ministro italiano dell'Economia Giulio Tremonti, il summit ha fatto un notevole passo in avanti per i "legal standard", le regole di etica e diritto alle quali dovrà ispirarsi il mondo dell'economia e della finanza. 36 Stati hanno, infatti, approvato una dichiarazione con dieci principi sulla necessità di correttezza, integrita e trasparenza, al fine di rendere i mercati più solidi e più equi. Sul protocollo c'è stata un'adesione allargata, dal momento che a firmare sono stati i 31 Paesi membri in una con i tre nuovi entranti (Estonia, Slovenia e Israele) e con due Paesi ospiti (Brasile e Russia).

Nella dichiarazione finale, pubblicata al termine del vertice interministeriale, è stato inoltre notificato che gli Stati membri dell'Ocse si sono impegnati a ridurre i loro deficit, senza danneggiare la crescita.

Soltanto la Svizzera ha deciso di non sottoscrivere il protocollo, come dichiarato dalla presidente della Confederazione Doris Leuthard in un incontro con la stampa elvetica a margine del summit. "Noi riteniamo che gli standard Ocse attuali siano sufficienti - ha affermato la Leuthard - e alcuni punti della convenzione ci pongono dei problemi". Per la Svizzera uno di questi è costituito dallo scambio automatico di informazioni, che metterebbe in pericolo il segreto bancario.

Sulla posizione elvetica è intervenuto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti che, nella conferenza stampa conclusiva dei lavori, ha dichiarato: "Il numero dei Paesi che ha firmato il nuovo documento è altissimo. Allora ti chiedi se è isolata la maggioranza o se è isolata un'eccezione". Visibilmente entusiasta dei risultati raggiunti, Tremonti ha quindi dichiarato: "Ieri Netanyahu ha citato Karl Marx; questa mattina lo abbiamo fatto anche noi. Forse, vedendo
che le organizzazioni sindacali e le imprese convergono su uno stesso testo, credo che anche lui sarebbe sorpreso dal risultato raggiunto".


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