L'economia sta riprendendo a girare nel nostro Paese. Gli ultimi dati sul prodotto interno lordo fanno segnare una crescita, nel primo trimestre del 2010, dello 0,5% al di sopra della media europea
A dispetto di ogni previsione negativa sembra che l'economia italiana stia ripartendo. Secondo quanto comunicato da una nota dell'Istat, nel primo trimestre del 2010 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto al primo trimestre del 2009. Com'è noto, il dato è espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato. L'aumento congiunturale del Pil è il risultato d'una crescita del valore aggiunto dell'agricoltura, dell'industria e dei servizi. Il primo trimestre del 2010 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative del primo trimestre 2009.
Il dato è stato anche confermato dalla stima flash di Eurostat, l'ufficio europeo di statistica. La crescita dell'0,5% pone l'Italia al di sopra della media di Eurolandia, che vede un +02% a livello congiunturale e un +0,5% su base annua.
Negli altri Stati membro, infatti, è andata peggio dell'Italia. Basti pensare alla Francia, dove, nel primo trimestre, il Pil è cresciuto solo dello 0,1%, contrariamente alle previsioni d'un +0,3%. Non molto diversa la situazione in Germania, dove s'è registrata, nello stesso periodo, una crescita dell'economia pari al +0,2%. Proprio l'11 maggio la Merkel aveva gelato le attese, annunciando che al momento non ci sarà il promesso taglio delle tasse. Primi barlumi di speranza, invece, per la Spagna che, dopo due anni di contrazione del prodotto interno lordo, ha visto finalmente un segno positivo. Il primo trimestre, infatti, ha fatto registrare una crescita dello 0,1%. Su base annua si prevede comunque una contrazione dell'1,3%. Ma per rispettare gli impegni con i partner europei e rimettere in riga i propri conti pubblici, la Spagna dovrà affrontare un periodo di tagli, di cui il premier Zapatero ha dato l'annuncio in mattinata.
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Negli altri Stati membro, infatti, è andata peggio dell'Italia. Basti pensare alla Francia, dove, nel primo trimestre, il Pil è cresciuto solo dello 0,1%, contrariamente alle previsioni d'un +0,3%. Non molto diversa la situazione in Germania, dove s'è registrata, nello stesso periodo, una crescita dell'economia pari al +0,2%. Proprio l'11 maggio la Merkel aveva gelato le attese, annunciando che al momento non ci sarà il promesso taglio delle tasse. Primi barlumi di speranza, invece, per la Spagna che, dopo due anni di contrazione del prodotto interno lordo, ha visto finalmente un segno positivo. Il primo trimestre, infatti, ha fatto registrare una crescita dello 0,1%. Su base annua si prevede comunque una contrazione dell'1,3%. Ma per rispettare gli impegni con i partner europei e rimettere in riga i propri conti pubblici, la Spagna dovrà affrontare un periodo di tagli, di cui il premier Zapatero ha dato l'annuncio in mattinata.
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