Il primo ministro Papandreou: “Necessari nuovi sforzi. Ora azioni dolorose”. Il governo ai sindacati: “"Nessun limite ai tagli”. La Borsa di Atene vola dopo il via libera agli aiuti da parte della Germania. Telefonata Obama-Merkel: “Azione risoluta"
Le Borse europee credono negli aiuti economici alla Grecia. Ma ottenerli richiederà sforzi ulteriori. Il premier Giorgio Papandreou che ha incontrato in mattinata i principali sindacati dei lavoratori e i rappresentanti degli industriali, li ha informati infatti delle nuove “dolorose misure” che il governo si prepara ad introdurre per ottenere l'erogazione del pacchetto di aiuti Ue-Fmi, senza tuttavia precisare se saranno applicate a partire già dal 2010. Il portavoce del governo, Giorgio Petalotis ha solo aggiunto che le nuove misure potranno includere nuovi aumenti dell'Iva su alcolici, sigarette e carburanti, nuovi tagli alle indennità dei dipendenti pubblici, congelamento dei salari nel settore privato, flessibilità nell'occupazione, liberalizzazione dei limiti sui licenziamenti nel settore privato. Non ha escluso tagli alla tredicesima e quattordicesima mensilità, affermando tuttavia che tale questione è ancora in discussione. Alcune misure saranno provvisorie e altre permanenti. Secondo fonti informate potrebbero essere annunciate già domenica da Papandreou.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti, Barack Obama segue con attenzione l'evolversi della situazione: di crisi greca il presidente americano ha parlato al telefono con Angela Merkel. I due leader si sono trovati d'accordo nel chiedere ad Atene "azioni decise" e l'intervento "in tempi tempestivi" del Fondo Monetario Internazionale e dell'Unione Euopea. Un nuovo segnale di uno sforzo comune, anche oltreoceano, mentre, grazie al pressing esercitato sulla Germania, sembra avvicinarsi l'ora dell'attivazione del piano salva-Grecia che, con l'aggravarsi della situazione, pare destinato a raggiungere i 100-120 miliardi di euro in tre anni, di cui due terzi dalla Ue e un terzo dall'Fmi.
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