Il bollettino di via Nazionale vede proseguire il calo dell'occupazione anche nei primi mesi del 2010. Tra i giovani, nella fascia compresa tra i 15 e i 24 anni, il tasso di disoccupazione è cresciuto di 4 punti raggiungendo il 28,2%
"Rispetto al picco raggiunto nell'aprile del 2008, il numero delle persone occupate è diminuito di oltre 700 mila unità (-3,1%)". Il Bollettino di Bankitalia rileva la situazione occupazionale che vede proseguire il calo dell'occupazione anche nei primi mesi del 2010: in gennaio e febbraio "la flessione è stata pari in media allo 0,4% sull'ultimo trimestre 2009", afferma via Nazionale, ricordando come tra ottobre e dicembre scorso l'occupazione abbia registrato, "per il sesto trimestre consecutivo", un ulteriore calo dello 0,2 sul trimestre precedente.
Ed è tra i giovani, nella fascia compresa tra i 15 ed i 24 anni, che si registra l'aumento più pesante: il tasso di disoccupazione infatti "è cresciuto di 4 punti, raggiungendo il il 28,2%".
L'indebitamento della famiglie italiane è salito ma resta parecchio al di sotto di quello medio dell'area euro: se da noi il debito è quasi al 60% del reddito, nei 16 paesi della moneta unica arriva ormai al 95%.
"Nel quarto trimestre del 2009", rileva via Nazionale nel Bollettino di aprile, "il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile è lievemente salito, al 60%. L'incremento ha riflesso prevalentemente l'aumento dei prestiti bancari a medio e a lungo termine e la riduzione del reddito disponibile. Il livello dell'indebitamento rimane comunque nettamente inferiore a quello medio dell'area dell'euro (prossimo al 95% a settembre del 2009)".
Migliorano comunque i conti per le famiglie con il calo degli oneri "per il servizio del debito (pagamento di interessi e restituzione del capitale)" che "hanno continuato a scendere, al 9,2%% del reddito disponibile, grazie anche a un ulteriore calo dei tassi di interesse sui prestiti per l'acquisto di abitazioni. I tassi sul credito al consumo sono invece lievemente aumentati".
Ed è tra i giovani, nella fascia compresa tra i 15 ed i 24 anni, che si registra l'aumento più pesante: il tasso di disoccupazione infatti "è cresciuto di 4 punti, raggiungendo il il 28,2%".
L'indebitamento della famiglie italiane è salito ma resta parecchio al di sotto di quello medio dell'area euro: se da noi il debito è quasi al 60% del reddito, nei 16 paesi della moneta unica arriva ormai al 95%.
"Nel quarto trimestre del 2009", rileva via Nazionale nel Bollettino di aprile, "il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile è lievemente salito, al 60%. L'incremento ha riflesso prevalentemente l'aumento dei prestiti bancari a medio e a lungo termine e la riduzione del reddito disponibile. Il livello dell'indebitamento rimane comunque nettamente inferiore a quello medio dell'area dell'euro (prossimo al 95% a settembre del 2009)".
Migliorano comunque i conti per le famiglie con il calo degli oneri "per il servizio del debito (pagamento di interessi e restituzione del capitale)" che "hanno continuato a scendere, al 9,2%% del reddito disponibile, grazie anche a un ulteriore calo dei tassi di interesse sui prestiti per l'acquisto di abitazioni. I tassi sul credito al consumo sono invece lievemente aumentati".