"Rimandiamo la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina di dieci anni e destiniamo i fondi all'Aquila per la ricostruzione". E' la proposta provocatoria lanciata da Guglielmo Epifani. Bertolaso risponde: non è necessario, i fondi ci sono
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"Rimandiamo la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina di dieci anni e destiniamo i fondi all'Aquila per la ricostruzione". E' la proposta provocatoria lanciata da Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, intervenuto all'Aquila al congresso nazionale della Fillea-Cgil.
Epifani si è detto perplesso in merito alla disponibilità di risorse e alle strategie sulla ricostruzione del capoluogo d'Abruzzo dopo il sisma del 6 aprile 2009. "Se non c'è una volontà chiara - ha spiegato - la ricostruzione non si fa. La nostra presenza qui significa che non ci rassegneremo a lasciare le cose così come stanno". E poi una valutazione sulla rimozione delle macerie: "Bisognava aspettare le carriole per capire che c'era necessità di intervenire all'Aquila per la rimozione e lo smaltimento delle macerie?".
"Non c'è alcun bisogno di rinunciare allo Stretto di Messina perché i fondi per la ricostruzione dell'Aquila ci sono, è noto, e sono stanziati dal decreto legge Abruzzo. L'importante è utilizzare questi fondi". Questa la risposta del capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolso, a L'Aquila per la presentazione del libro di Roberto Grillo "Un Blues per L'Aquila".
"Noi - ha spiegato Bertolaso - abbiamo fatto delle ordinanze di protezione civile lo scorso mese di giugno per quelle che erano le ristrutturazioni delle abitazioni B e C e poi a luglio abbiamo fatto ordinanze per le abitazioni di categoria E. Si trattava di applicare quei provvedimenti utilizzando i soldi che sono stati stanziati e che verranno erogati anche in futuro. Non c'e' bisogno di qualche altra cosa per ricostruire L'Aquila", ha detto infine Bertolaso.
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"Rimandiamo la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina di dieci anni e destiniamo i fondi all'Aquila per la ricostruzione". E' la proposta provocatoria lanciata da Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, intervenuto all'Aquila al congresso nazionale della Fillea-Cgil.
Epifani si è detto perplesso in merito alla disponibilità di risorse e alle strategie sulla ricostruzione del capoluogo d'Abruzzo dopo il sisma del 6 aprile 2009. "Se non c'è una volontà chiara - ha spiegato - la ricostruzione non si fa. La nostra presenza qui significa che non ci rassegneremo a lasciare le cose così come stanno". E poi una valutazione sulla rimozione delle macerie: "Bisognava aspettare le carriole per capire che c'era necessità di intervenire all'Aquila per la rimozione e lo smaltimento delle macerie?".
"Non c'è alcun bisogno di rinunciare allo Stretto di Messina perché i fondi per la ricostruzione dell'Aquila ci sono, è noto, e sono stanziati dal decreto legge Abruzzo. L'importante è utilizzare questi fondi". Questa la risposta del capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolso, a L'Aquila per la presentazione del libro di Roberto Grillo "Un Blues per L'Aquila".
"Noi - ha spiegato Bertolaso - abbiamo fatto delle ordinanze di protezione civile lo scorso mese di giugno per quelle che erano le ristrutturazioni delle abitazioni B e C e poi a luglio abbiamo fatto ordinanze per le abitazioni di categoria E. Si trattava di applicare quei provvedimenti utilizzando i soldi che sono stati stanziati e che verranno erogati anche in futuro. Non c'e' bisogno di qualche altra cosa per ricostruire L'Aquila", ha detto infine Bertolaso.
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