Positivo l’esito dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico tra l'azienda torinese, il Governo e le rappresentanze sindacali. Il 5 febbraio nuovo tavolo tecnico per studiare lo sviluppo dell’impianto siciliano
Si è svolto al ministero dello Sviluppo economico il tavolo di confronto convocato dal ministro Claudio Scajola per il futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. "Il 5 febbraio il tavolo tecnico valuterà le diverse ipotesi di sviluppo per Termini. Ci sono sei-sette proposte che dovremo valutare". E' quanto ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, parlando con i giornalisti al termine dell'incontro.
"Questa riannodata fiducia dei rapporti - ha aggiunto Scajola - tiene presente la volontà che cresca la produzione Fiat in Italia in modo sensibile, con la tenuta dei livelli occupazionali". La Fiat "è un pilastro industriale italiano, ma il sistema industriale italiano non può perdere dei pezzi".
All'incontro hanno partecipato tra gli altri per l'azienda di Torino, Paolo Rebaudengo, responsabile delle Relazioni istituzionali, Pasquale Viespoli, sottosegretario al Ministero del Lavoro, Raffaele Lombardo, governatore della Regione Sicilia, Ivan Lo Bello, il presidente di Confindustria Sicilia, Raffaele Bonanni della Cisl, Guglielmo Epifani della Cgil, e Luigi Angeletti della Uil.
Intanto sono scesi dal tetto del capannone della Fiat di Termini Imerese i 13 operai della Delivery che per nove notti hanno dormito all'addiaccio per protestare contro i licenziamenti.
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