43mila posti di lavoro persi in un anno, il dato tendenziale peggiore dal novembre del 2002. E il ministro del Welfare ribatte: "Ci vuole più formazione e non solo affidarsi agli ammortizzatori sociali"
La crisi, secondo i dati Istat, mette in ginocchio anche le grandi imprese. Sono infatti 43mila i posti persi in un anno nelle aziende con più di 500 dipendenti. Ed è un dato, in un certo qual senso, ammorbidito dal largo uso degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. Se, infatti, al lordo della cassa l'occupazione è scesa del 2 per cento, il calo diventa del 4,1 al netto. Ancora una volta i risultati peggiori riguardano l'industria: -3,4% a settembre ma la percentuale aumenta, in modo consistente, se si considerano i dati al netto della cassa integrazione, diventando - 8,3%. Tradotto in posti di lavoro, sono 26mila quelli in meno nella grande industria, 17mila nei servizi. Secondo il ministro del lavoro Sacconi, però, "le grandi imprese italiane vivono un processo di grande ristrutturazione, da accompagnare con molta formazione e non solo con ammortizzatori sociali".