Ue, via libera a riforma tlc

Economia
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Le nuove norme entreranno in vigore da dicembre. Prevedono la costituzione di un'Authority, maggiori tutele e privacy per gli utenti,piu' garanzie per la libera concorrenza e lo sviluppo della banda larga. Gli Stati membri dovranno recepire la riforma ent

Dopo due anni di discussioni, con il sì del Parlamento europeo diventa legge la maxi-riforma delle tlc che crea un'Authority centrale, rafforza il controllo di Bruxelles sul settore, amplia i diritti dei consumatori e apre la porta alla politica della tolleranza zero nei confronti dei pirati che alcuni Stati hanno già inaugurato.

Molti critici i difensori della libertà su Internet: il timore è che la riforma avalli la stretta antipirateria partita in Francia e Gran Bretagna e inviti tutti gli altri a seguire l'esempio. Le nuove norme entreranno in vigore subito dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Ue, il prossimo dicembre. Mentre gli Stati membri dovranno recepire l'intera riforma nei propri ordinamenti entro il giugno 2011.

Di seguito le principali novità del maxi-pacchetto:

NASCE AUTHORITY UE. E' la novità più consistente della riforma. Il Berec, questo il suo nome, sostituirà l'attuale Erg, l'organismo dei regolatori europei. Dovrà essere creato entro la primavera del 2010 e sarà composto dai regolatori nazionali dei 27 Stati membri. Ad esso il compito di vigilare sulla concorrenza nel settore, sanzionando le pratiche anticoncorrenziali. Con le nuove norme anche la Commissione Ue avrà più poteri per controllare le misure decise dalle autorità di vigilanza nazionali (dalle condizioni di accesso alla rete, alle tariffe di terminazione).

LIBERTA' D’ ACCESSO AD INTERNET. E' la parte più discussa della riforma e che finora ne aveva impedito l'approvazione. Dopo la legge antipirateria varata dalla Francia, i deputati Ue volevano una norma meno restrittiva, mentre gli Stati premevano per la tolleranza zero. Dopo mesi di stallo, si è trovato un compromesso su una formula vaga che sancisce come l'accesso alla rete ''può' essere negato solo dopo una procedura equa ed imparziale''. Una dicitura poco chiara per i difensori ad oltranza della libertà di accesso ad internet, come il partito dei Pirati al Pe, che avrebbero preferito affidare solo ad un tribunale la decisione se staccare o meno la connessione ad eventuali pirati trovati a scaricare file illegalmente.

DIRITTI CONSUMATORI. Una parte della riforma rafforza i diritti dei cittadini europei che da dicembre potranno cambiare operatore telefonico, fisso o mobile, in un solo giorno e conservando il proprio numero. Inoltre, dovranno essere meglio informati sui servizi che sottoscrivono e dovranno avere l'opzione di firmare un contratto con gli operatori di telefonia che non duri più di un anno.

SEPARAZIONE FUNZIONALE, BANDA LARGA E FREQUENZE. Gli operatori potranno ricorrere alla separazione funzionale delle reti come ultimo rimedio per garantire la concorrenza nel settore, mentre per la banda larga la riforma prevede un'accelerazione dello sviluppo con l'obiettivo di arrivare alla copertura di tutto il territorio entro il 2013. Infine, si punta ad una gestione più armonica delle frequenze tv liberate con il passaggio al digitale.

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