Il colosso americano dell'auto farà ricorso all'amministrazione controllata per risanare la società. Intanto il tribunale di New York si pronuncerà sulla vendita della Chrysler a Fiat
Il colosso dell'auto si mette nelle mani del presidente. General Motors, 101 anni di storia americana delle quattroruote, consegna le chiavi a Barack Obama, che in giornata annuncerà che il gigante da solo non ce la fa più e ha bisogno dei quattrini pubblici per ripartire. Si aprono quindi le porte del Chapter 11, una sorta di amministrazione controllata che ha lo scopo di risanare il gruppo dai debiti. Per farlo, il Tesoro americano mette sul piatto circa 60 miliardi di dollari, molti dei quali già elargiti nei mesi scorsi, per diventare l'azionista di maggioranza.