E' uscito da pochi giorni l'ultimo libro di Carmelo Abbate e Sandro Mangiaterra: La trappola, come banche e finanza mettono le mani sui nostri soldi. Un viaggio attraverso le troppe furbizie, gli imbrogli, la ferocia del mondo della finanza e del credito
di Massimo Vallorani
Siamo tutti consumatori e siamo, chi più chi meno, dei potenziali debitori. Con questo mondo si ha a che fare tutti i giorni: la casa, l'auto, i risparmi, la pensione, le polizze, i finanziamenti. I giornalisti Carmelo Abbate e Sandro Mangiaterra con il libro "La trappola - Come banche e finanza mettono le mani sui nostri soldi" ci svelano questa realtà tentando di far luce su finanziamenti e rateizzazioni. Ci sono storie vere in questo libro e ognuna descrive un pezzo di vita, tra verità non dette e truffe vere e proprie. Ma c'è soprattutto un atto d'accusa ben preciso contro le banche, le assicurazioni e il mondo della finanza in generale, colpevoli di ingannare sistematicamente i propri clienti pur di far profitto.
Chiediamo a Carmelo Abbate, qual è la trappola di cui parla nel suo libro
La trappola è quella che ogni giorno le banche mettono in pratica contro i risparmi dei propri clienti, cercando di ingannarli, magari vendendo loro dei titoli non sicuri. Un esempio per tutti: Lehman Brothers. Già il 15 settembre di quest'anno si era a conoscenza della fragilità di questi titoli, della possibilità concreta di un fallimento. Eppure, le nostre banche (come quelle di tutto il mondo, del resto) vendevano tranquillamente questi titoli, li certificano come a basso rischio. Da noi, addirittura rientravano nei cosiddetti "Patti Chiari". Alla luce di quest'ennesimo episodio, dopo i crack Cirio e Parlamat, dei bond argetini, si capisce che c'è qualcosa che realmente non va nelle banche. Un sistema che deve essere radicalmente cambiato a favore dei cittadini e dei consumatori.
Il suo libro è pieno di esempi di persone che si sono trovati in difficoltà con gli Istituti di credito. Ma anche con finanziamenti stipulati e non rispettati. Emerge quasi sempre una costante: la mancanza di trasparenza. Può darci dei consigli per districarci in quella che lei descrive come una vera e propria giungla?
I consigli sono essenzialmente tre. Il primo è valutare con ponderazione qualsiasi proposta fatta dalla nostra banca. Leggere attentamente qualsiasi tipo contratto ci venga sottoposto. Magari facendosi aiutare da persone più esperte da noi. Il secondo è quello che qualsiasi sottoscrizione di fondi, gestioni patrimoniali, sia sempre e solo a capitale garantito. Il terzo consiglio è che quando si accende un finanziamento rateizzato bisogna sempre controllare il T.A.E.G. (Tasso Annuo Effettivo Globale). Si tratta di un tasso puramente virtuale. Non viene infatti utilizzato per calcolare le rate. Piuttosto è un indicatore, una cifra in grado di dichiarare il costo globale del prestito.
Lei solleva anche la questione delle carte di credito revolving? Possiamo usarle tranquillamente o dobbiamo diffidarne?
Diffidarne assolutamente. Le carte di credito revolving sono normali carte di credito che consentono di rimborsare a rate il saldo di fine mese. Peccato che sono pagate a caro prezzo, soprattutto in fatto d'interessi.
In Italia gli acquisti a rate online non sono ancora diffusi come nel resto d'Europa. Si tratta comunque di un fenomeno in forte espansione anche nel nostro Paese. Ci si può fidare?
Anche nel caso di acquisti a rate fatta su Internet vale la medesima cosa che per i finanziamenti tradizionali. Conviene scegliere sempre una finanziaria in qualche modo legate alle banche più conosciute o quanto meno sempre certificate. Anche nel mondo della rete vale sempre l'imperativo di informarsi prima di ogni acquisto.
La trappola - Come banche e finanza mettono le mani sui nostri soldi di Carmelo Abbate e Sandro Mangiaterra. Edizione Piemme.
Siamo tutti consumatori e siamo, chi più chi meno, dei potenziali debitori. Con questo mondo si ha a che fare tutti i giorni: la casa, l'auto, i risparmi, la pensione, le polizze, i finanziamenti. I giornalisti Carmelo Abbate e Sandro Mangiaterra con il libro "La trappola - Come banche e finanza mettono le mani sui nostri soldi" ci svelano questa realtà tentando di far luce su finanziamenti e rateizzazioni. Ci sono storie vere in questo libro e ognuna descrive un pezzo di vita, tra verità non dette e truffe vere e proprie. Ma c'è soprattutto un atto d'accusa ben preciso contro le banche, le assicurazioni e il mondo della finanza in generale, colpevoli di ingannare sistematicamente i propri clienti pur di far profitto.
Chiediamo a Carmelo Abbate, qual è la trappola di cui parla nel suo libro
La trappola è quella che ogni giorno le banche mettono in pratica contro i risparmi dei propri clienti, cercando di ingannarli, magari vendendo loro dei titoli non sicuri. Un esempio per tutti: Lehman Brothers. Già il 15 settembre di quest'anno si era a conoscenza della fragilità di questi titoli, della possibilità concreta di un fallimento. Eppure, le nostre banche (come quelle di tutto il mondo, del resto) vendevano tranquillamente questi titoli, li certificano come a basso rischio. Da noi, addirittura rientravano nei cosiddetti "Patti Chiari". Alla luce di quest'ennesimo episodio, dopo i crack Cirio e Parlamat, dei bond argetini, si capisce che c'è qualcosa che realmente non va nelle banche. Un sistema che deve essere radicalmente cambiato a favore dei cittadini e dei consumatori.
Il suo libro è pieno di esempi di persone che si sono trovati in difficoltà con gli Istituti di credito. Ma anche con finanziamenti stipulati e non rispettati. Emerge quasi sempre una costante: la mancanza di trasparenza. Può darci dei consigli per districarci in quella che lei descrive come una vera e propria giungla?
I consigli sono essenzialmente tre. Il primo è valutare con ponderazione qualsiasi proposta fatta dalla nostra banca. Leggere attentamente qualsiasi tipo contratto ci venga sottoposto. Magari facendosi aiutare da persone più esperte da noi. Il secondo è quello che qualsiasi sottoscrizione di fondi, gestioni patrimoniali, sia sempre e solo a capitale garantito. Il terzo consiglio è che quando si accende un finanziamento rateizzato bisogna sempre controllare il T.A.E.G. (Tasso Annuo Effettivo Globale). Si tratta di un tasso puramente virtuale. Non viene infatti utilizzato per calcolare le rate. Piuttosto è un indicatore, una cifra in grado di dichiarare il costo globale del prestito.
Lei solleva anche la questione delle carte di credito revolving? Possiamo usarle tranquillamente o dobbiamo diffidarne?
Diffidarne assolutamente. Le carte di credito revolving sono normali carte di credito che consentono di rimborsare a rate il saldo di fine mese. Peccato che sono pagate a caro prezzo, soprattutto in fatto d'interessi.
In Italia gli acquisti a rate online non sono ancora diffusi come nel resto d'Europa. Si tratta comunque di un fenomeno in forte espansione anche nel nostro Paese. Ci si può fidare?
Anche nel caso di acquisti a rate fatta su Internet vale la medesima cosa che per i finanziamenti tradizionali. Conviene scegliere sempre una finanziaria in qualche modo legate alle banche più conosciute o quanto meno sempre certificate. Anche nel mondo della rete vale sempre l'imperativo di informarsi prima di ogni acquisto.
La trappola - Come banche e finanza mettono le mani sui nostri soldi di Carmelo Abbate e Sandro Mangiaterra. Edizione Piemme.