In Evidenza
Altre sezioni
altro

Basta, la nostra campagna contro i femminicidi

Cronaca

Noi di Sky TG24 cerchiamo di sensibilizzare al tema non solo raccontando i casi di cronaca, ma anche parlando di tutto quello che rappresenta la violenza di genere. Per farlo è importante anche utilizzare i numeri, perciò abbiamo creato un database dove tenere il conteggio delle donne che vengono uccise in quanto donne

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Nel 2021 abbiamo lanciato la nostra campagna contro i femminicidi dal titolo "Basta": un modo per sensibilizzare chi ci vede e chi ci ascolta a un tema che è ancora molto forte nel nostro Paese e non solo. Abbiamo pensato di fare tutto questo tramite la nostra informazione ma anche i nostri numeri. Qui vi spieghiamo come.

Il nostro database 

Oltre a raccontare i casi di cronaca, abbiamo deciso di fare un lavoro sui dati, che sono necessari per dare un'idea concreta di un fenomeno come quello dei femminicidi. Dobbiamo partire da un presupposto: nella legge italiana non esiste la parola femminicidio e non c'è quindi un reato dedicato, si applica quello sull'omicidio. Anche per questo il Viminale tiene conto degli omicidi di cui sono vittime le donne e poi, in modo più specifico, segnala quelle che sono state uccise in ambito familiare/affettivo e, in modo ancora più specifico, le donne che sono state ammazzate da partner o ex. Noi di Sky TG24 abbiamo deciso di applicare un filtro ulteriore e di creare un database per segnalare tutte le donne che sono uccise in quanto donne. Come noi ci sono anche altri siti che lo fanno, come Femminicidio Italia.

Contro la violenza di genere

La nostra idea è quella di cercare di parlare di violenza di genere, quella che esiste anche nella quotidianità e quella che porta ancora partner, ex, sconosciuti, a uccidere una donna perché istruiti da una cultura patriarcale e misogina a dei rapporti tra uomo e donna pervasi dal possesso.

La nostra metodologia

Nello specifico, partendo dal numero degli omicidi che hanno come vittima una donna, cerchiamo di inquadrare i femminicidi che avvengono in ambito relazionale: con questo intendiamo gli omicidi commessi per mano di partner, ex partner o altri soggetti che abbiano dietro motivi legati al desiderio del possesso, all’incapacità di accettare una separazione o anche solo di accettare la semplice esistenza libera e indipendente di una donna.

Da questo numero distinguiamo i casi dubbi, cioè con un movente non certo o non noto: intendiamo quindi gli omicidi di donne che per assenza di dettagli o per caratteristiche specifiche non permettono un’immediata definizione di crimine legato al genere. Ad esempio omicidi di autore ignoto e movente ignoto, stragi familiari con vittime di entrambi i sessi, ma anche omicidi-suicidi di coppie di anziani disabili o con gravi patologie.

Contiamo in un’altra categoria anche i cosiddetti matricidi, cioè gli omicidi di donne commessi da figli maschi. Nonostante alcune definizioni frequentemente utilizzate di “femminicidio” non sembrino contemplare in modo esplicito questi crimini, è opinione diffusa che anche i matricidi (più numerosi statisticamente dei patricidi) possano spesso essere l’espressione di una volontà di assoggettamento di una donna da parte di un uomo, e vadano quindi considerati a tutti gli effetti dei femminicidi.

Escludiamo da tutto questo gli omicidi non correlati a questioni di genere, cioè donne uccise in circostanze che fanno escludere con alta probabilità un movente legato al genere: ad esempio donne uccise da donne, donne uccise durante una rapina.