
Tempesta Vaia, i boschi del Nord Italia due anni dopo nelle foto di Michele Lapini
Milioni di tronchi abbattuti si mostrano ancora come un mazzo di spaghetti rovesciati, nei territori delle quattro regioni del Nord Italia colpite dalla devastazione della tempesta Vaia nell'ottobre 2018. In questi due anni il fotografo ha documentato il cambiamento del territorio e la ricerca di una nuova geografia da parte delle comunità locali, sullo sfondo di una più ampia riflessione sugli effetti del cambiamento climatico nel nostro Paese.
Intervista per Lo Spunto Fotografico
di Chiara Piotto

Ottobre 2018, piogge e venti fortissimi colpiscono il nord Italia e abbattono milioni di alberi, distruggendo decine di migliaia di ettari di foreste alpine. Ci vorranno decenni perché i nostri boschi possano riprendersi dai danni causati dalla tempesta Vaia. E il lavoro di rimozione e recupero dei tronchi è lontano dall’esser stato completato

Il fotografo Michele Lapini ha documentato il disastro naturale subito dopo e lungo questi ultimi due anni. “Vivo lontano dalle aree colpite dalla tempesta Vaia, ma appena letto quello che era successo mi ero subito messo in moto per capire come riuscire ad arrivare nelle aree colpite”, ci racconta per Lo Spunto Fotografico
Il sito di Michele Lapini
“Mi avevano da subito sconvolto l'entità della tempesta e la vastità di territorio colpito: quattro regioni, più di 500 comuni. Con un amico eravamo riusciti a entrare nella zona rossa con la Forestale ed è stato un colpo al cuore”

"Intorno a noi un silenzio surreale e milioni di alberi a terra"

“Da quel giorno ho continuato a fotografare le conseguenti trasformazioni del territorio, che erano state così veloci e radicali la notte del 29 ottobre, ma che sarebbero continuate per tanto tempo”

“Questo racconto è una parte fondamentale del progetto a lungo termine sul cambiamento climatico in Italia che sto portando avanti da alcuni anni”, aggiunge Lapini

“In molti fanno il parallelismo con la distruzione del paesaggio della Prima Guerra Mondiale che nell'Altipiano di Asiago è stata particolarmente dura. Oggi come allora dalla devastazione si sono sviluppate nuove possibilità, strade e sinergie”, racconta il fotografo

“Perché se i territori stanno mutando velocemente, mano a mano che le operazioni di rimozione dei tronchi proseguono, si creano nuovi paesaggi”

“Dopo aver documentato con panoramiche e aeree gli effetti sul paesaggio naturale, quest’anno ho deciso di concentrarmi sul paesaggio umano con una serie di ritratti", aggiunge Lapini. "Mi sono chiesto come le comunità delle zone colpite erano cambiate dopo la tempesta e ho scoperto che sono nate molte sinergie e si sono aperte nuove strade”. In foto Federico, tra gli ideatori del "Vaia Cube", una cassa passiva creata con il legno recuperato degli alberi abbattuti

Molti degli scatti tra i più impressionanti sono aerei e ritraggono spazi vastissimi di tronchi abbattuti, in fila come spaghetti rovesciati: “Ho capito sin da subito che per rendere l’idea della devastazione non sarebbe bastato l'occhio umano, ma bisognava volare alto”, spiega Lapini. “Le prime immagini aeree le ho realizzate grazie al drone di un amico che abita in quelle zone, poi ho continuato a farlo nel tempo, affiancando le immagini dall’alto alle panoramiche da terra”. (questa foto è di ottobre 2020)

Michele Lapini è un fotogiornalista freelance basato a Bologna. Dopo aver studiato Cooperazione internazionale all’università di Firenze e di Bologna ha iniziato a lavorare su reportage prevalentemente a tema sociale e politico. Da tempo porta avanti un progetto dedicato alle cause e agli effetti del cambiamento climatico in Italia. I suoi lavori sono stati pubblicati da testate italiane e internazionali
Il sito di Michele Lapini
Lo Spunto Fotografico è la rubrica settimanale che unisce fotografia e informazione, curata da Chiara Piotto su Sky tg24. Ogni sabato selezioniamo un progetto legato a temi di attualità e intervistiamo l’autore. #LoSpuntoFotografico è anche su Instagram, con stories dedicate ogni sabato mattina. Le trovate in evidenza sull’account @skytg24
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