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Morti sul lavoro, salgono a quasi 400 i casi nel 2018

Cronaca

L’ultimo episodio a Olbia, dove un operaio è morto schiacciato da tubi di metallo. Il totale dei decessi continua a salire, in costante aumento rispetto al 2017. Se si contano anche gli incidenti mortali nel tragitto casa-lavoro, il dato supera le 650 vittime

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La scia di morti “bianche” per incidenti sul lavoro non si ferma. Gli ultimi due casi si sono verificati nel giro di 24 ore. Ieri (16 luglio 2018) a Roveredo in Piano, provincia di Pordenone, un operaio di 53 anni è morto schiacciato da una lastra di metallo di alcuni quintali. Sorte simile per un 46enne originario di Nulvi (Sassari) che oggi è morto nella zona industriale di Olbia travolto dai tubi in metallo che stava maneggiando. Due incidenti mortali che portano il numero totale dei decessi nel 2018 a 399, secondo i dati raccolti dall'Osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro di Bologna.

Morti nel tragitto casa-lavoro

Secondo l’Osservatorio, organismo di monitoraggio nato nel 2008 dopo le tragiche morti degli operai arsi vivi nell'altoforno della Thyssen di Torino, il numero dei decessi sale a oltre 650 se si contano quelli sulle strade e in itinere (cioè nel tragitto da casa al lavoro).

Dopo il minimo storico, i numeri tornano a crescere

Lo scorso anno in Italia si è toccato il minimo storico di morti bianche dal 1951, con 617 vittime accertate (-2,8% rispetto al 2016 e -25% rispetto al 2012). I dati registrati nei primi mesi del 2018, rilevano invece un aumento rispetto agli anni precedenti. Secondo il rapporto Inail presentato lo scorso 27 giugno, da gennaio a maggio, sono state presentate 389 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, 14 in più rispetto alle 375 dello stesso periodo del 2017 (+3,7%). 

Più incidenti al Nord e nelle industrie

Nei primi cinque mesi dell’anno, la maggior parte degli incidenti mortali si è verificata tra i lavoratori di industria e servizi (348). Per quanto riguarda invece la distribuzione territoriale, il maggior numero di morti bianche si è avuto nel Nord Italia, in particolare in Lombardia (61), Veneto (48) e Piemonte (39). L’Inail rileva inoltre un aumento degli incidenti che hanno coinvolto lavoratori stranieri: dai 50 del 2017 si è passati a 65 nella prima parte del 2018.

I controlli nelle aziende

Il quadro che emerge dai dati rilevati dall’Osservatorio indipendente e dall’Inail non tiene conto di tutti gli incidenti che avvengono nelle zone “grigie” della manovalanza clandestina che sfuggono a classifiche e controlli. Per combattere il fenomeno, nel corso del 2017, l’Inail ha verificato 16.648 aziende di cui l’89,43% è risultato essere fuori norma. In totale, 49.772 lavoratori, di cui 45.802 irregolari e 3.970 "in nero", sono stati regolarizzati.