
"Molise is not real", là dove nascono le campane. Foto di Roberto Salomone
Nella più antica fonderia d'Italia il fotografo ha ritratto campane maestose - scolpite nella luce come monumenti - e artigiani d'eccellenza. Una storia lunga mille anni, in un piccolo comune in provincia d'Isernia. "La tecnologia è assente, tutto viene fatto come un tempo, orchestrato dal talento del mastro campanaro".
Foto e intervista per Lo Spunto Fotografico
di Chiara Piotto

“Il progetto è nato in modo abbastanza particolare", racconta Roberto Salomone. "Mia madre un giorno mi ha telefonato per dirmi che aveva sentito parlare alla radio di una meravigliosa fonderia che produce campane in un piccolo paese del Molise. Incuriosito mi sono documentato ed ho scoperto la fonderia Pontificia Marinelli”. Attiva da mille anni, è la fonderia più antica d'Italia, forse al mondo
Il sito di Roberto Salomone
“Il giorno seguente, a pochi metri dal palazzo in cui vivo a Napoli, ho notato su un muro la scritta ‘Molise is not real’. Appena letta mi ho cercato il numero di telefono della fonderia e fissato un appuntamento. Dopo una settimana sono arrivato ad Agnone, meravigliosa cittadina di circa 5.200 abitanti in provincia di Isernia"

“Ogni campana viene fatta a mano. La tecnologia non esiste. Tutto sta nelle mani e nelle braccia degli artigiani della fonderia”

“Anche quando arriva il momento di testare il suono delle campane la tecnologia è totalmente assente. L'unico strumento infallibile è l'orecchio del mastro campanaro che si avvicina alla campana e ne valuta il risultato”

Nelle immagini di Salomone le campane appaiono monumentali, scolpite dalla luce, imponenti eppure leggiadre. “Ho voluto evidenziare la maestria degli artigiani della fonderia. Il nostro mondo ormai corre con il pilota automatico inserito, quindi mi sembrava importante documentare il valore dell’artigianalità italiana”

La realizzazione del progetto è stata resa più complicata dalla pandemia, “in termini molto pratici”, racconta il fotografo: “Sarei dovuto tornare ad Agnone in assignment per un magazine internazionale ma è stato tutto posticipato a data da destinarsi. Spero che prima dell'arrivo della primavera si sblocchi”

Chiedo a Roberto di raccontarmi qualche aneddoto di backstage: “La prima volta che sono andato ad Agnone era inverno; ero in moto – come sempre – e sono arrivato così congelato che non riuscivo neppure a tenere la macchina fotografica in mano. Per riscaldarmi sono rimasto mezz’ora vicino a una campana in cottura. La seconda volta invece incontrai sul posto un musicista; all'improvviso incominciò a suonare con delle bacchette da tamburo sulle campane. Fu un'emozione incredibile. Un suono talmente cristallino e pulito che non lo dimenticherò mai”

Classe 1981, napoletano, Roberto Salomone è un fotogiornalista professionista. Diplomato in fotografia allo IED di Roma, è stato stringer per l’AFP e dal 2015 collabora con l’agenzia Mondadori Portfolio. Il suo lavoro è incentrato principalmente su tematiche sociali. Ha lavorato in Afghanistan, Europa, Africa, Medio Oriente, Stati Uniti, Regno Unito. I suoi progetti sono stati pubblicati da testate nazionali ed internazionali ed esposti in Italia e all’estero. Tiene workshop di reportage e post-produzione e dal 2019 insegna presso la REA Academy di Napoli
Il sito di Roberto Salomone
Lo Spunto Fotografico è la rubrica settimanale che unisce fotografia e informazione, curata da Chiara Piotto su Sky tg24. Ogni sabato selezioniamo un progetto legato a temi di attualità e intervistiamo l’autore. #LoSpuntoFotografico è anche su Instagram, con stories dedicate ogni sabato mattina. Le trovate in evidenza sull’account @skytg24
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