Introduzione
Tra le tracce della prima prima prova degli esami di maturità di quest'anno c'è il romanzo del 1916: un racconto di come la macchina ha invaso l’ambito umano, costringendo le persone a sottostare alle sue leggi e ad alienarsi da sé stessi
Quello che devi sapere
La traccia su Pirandello
C'era Pirandello tra gli autori del tototracce degli ultimi giorni e, per una volta, i pronostici dei maturandi erano giusti: Luigi Pirandello è infatti oggetto della seconda traccia di analisi del testo con il brano "Quaderni di Serafino Gubbio operatore". Negli anni passati l'autore siciliano era stato il grande assente dalle prove di maturità, mancava dagli esami di Stato da più di 20 anni, esattamente dalla maturità del 2003
I Quaderni di Serafino Gubbio operatore
I Quaderni di Serafino Gubbio operatore è un romanzo sul cinema del poeta e drammaturgo siciliano, pubblicato per la prima volta nel 1916 con il titolo di “Si gira”. In forma di diario, Pirandello racconta la storia di Serafino, un operatore cinematografico che lavora in una casa di produzione romana. Per l'autore è il racconto di come la macchina ha invaso l’ambito umano, costringendo gli uomini a sottostare alle sue leggi e alienarsi da sé stessi. In particolare, questo tema emerge nella scena finale, quando Serafino riprende meccanicamente con la sua cinepresa la morte dei due attori protagonisti, uno dei quali viene sbranato da una tigre. L’operatore, che sta filmando la scena, per lo shock diviene muto e rinuncia a ogni forma di sentimento e di comunicazione
L'incipit del romanzo
Il romanzo che i maturandi di quest'anno si sono trovati ad analizzare inizia così: "Studio la gente nelle sue più ordinarie occupazioni, se mi riesca di scoprire negli altri quello che manca a me per ogni cosa ch’io faccia: la certezza che capiscano ciò che fanno. In prima, sì, mi sembra che molti l’abbiano, dal modo come tra loro si guardano e si salutano, correndo di qua, di là, dietro alle loro faccende o ai loro capricci. Ma poi, se mi fermo a guardarli un po’ addentro negli occhi con questi miei occhi intenti e silenziosi, ecco che subito s’aombrano. Taluni anzi si smarriscono in una perplessità così inquieta, che se per poco io seguitassi a scrutarli, m’ingiurierebbero o m’aggredirebbero. No, via, tranquilli. Mi basta questo: sapere, signori, che non è chiaro né certo neanche a voi neppur quel poco che vi viene a mano a mano determinato dalle consuetissime condizioni in cui vivete. C’è un oltre in tutto. Voi non volete o non sapete vederlo. Ma appena appena quest’oltre baleni negli occhi d’un ozioso come me, che si metta a osservarvi, ecco, vi smarrite, vi turbate o irritate. Conosco anch’io il congegno esterno, vorrei dir meccanico della vita che fragorosamente e vertiginosamente ci affaccenda senza requie"
L'analisi del testo
La prima prova scritta, il tema di italiano, quest'anno vale un massimo di 20 punti sul voto finale. Tra le 7 tracce previste, quelle di tipologia A riguardano l'analisi del testo e solitamente si compongono di un testo in poesia e uno in prosa. Accanto al testo di Pirandello, infatti, c'era la possibilità per i maturandi di scegliere la poesia "Pellegrinaggio" di Giuseppe Ungaretti. La modalità di svolgimento delle tracce di tipologia A si divide in due parti: la prima riguarda l'analisi e la comprensione del testo e la seconda di commento, parafrasi e risposte alle domande di concetto sull'autore scelto
Il Nobel a Pirandello
Il poeta e drammaturgo siciliano è stato vincitore del Premio Nobel per la Letteratura. L’8 novembre del 1934, infatti, l’Accademia di Svezia conferì a Pirandello l’ambito premio “per il suo audace e ingegnoso rilancio dell’arte drammatica e scenica”. Nel suo caso il Nobel venne assegnato non per una sola opera, ma per l’intera produzione letteraria. Quando Pirandello ricevette il telegramma con cui gli veniva comunicata l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura la sua casa venne invasa da fotografi e giornalisti, mentre l’autore – secondo la biografia di Gaspare Giudice – scrisse sulla macchina da scrivere un’unica affermazione: “Pagliacciate! Pagliacciate!”
L'ultima volta di Pirandello agli Esami di Maturità del 2003
L'ultima volta di Pirandello ai banchi della Maturità è stata nel 2003, quando un estratto dell'opera "Il piacere dell'onestà" venne proposta agli studenti per l'analisi del testo. In quel caso, tra i testi dell'autore siciliano venne scelta una commedia in tre atti, composta nell'aprile-maggio 1917. Nel testo si affronta un tema caro a Pirandello quello delle apparenze e delle finzioni, dell'eterno gioco delle maschere. Il protagonista è Bandovino: la prima figura di antieroe del drammaturgo siciliano, un perdente, ma soprattutto un uomo solo, che ha fatto dell’isolamento la personale difesa da una società che lo ha spinto ai margini. Ed è proprio per questa sua condizione di emarginato che viene scelto, per restituire onestà ad una giovane donna messa incinta e poi abbandonata