
Composizioni surreali e colori brillanti costruiscono immagini al limite tra realtà e visione, tra scienza e sensazione, nel tentativo di raccontare le testimonianze di NDE senza pregiudizi. "Ho provato a rendere l'idea di quello che significa fluttuare all'interno di realtà altre", ci ha raccontato l'autrice, presentando il suo progetto Alba Lux.
Intervista per Lo Spunto Fotografico
di Chiara Piotto

Curiosità, voglia di andare oltre i pregiudizi. Noemi ammette di non aver avuto una grande conoscenza delle cosiddette "esperienze di pre-morte" (Near-Death Experiences), prima di indagarle a fondo per il progetto Alba Lux. "Ero sempre stata molto scettica. Un giorno mi sono imbattuta in un articolo che presentava l’argomento tenendo conto della sua valenza scientifica. In un certo senso mi si è aperto un mondo", ci racconta per Lo Spunto Fotografico
Il sito di Noemi Comi
"Così è nato il progetto, che ho portato avanti anche per la tesi al Laba di Firenze. Andando avanti mi sono dovuta ricredere su molte cose, perché i luoghi comuni sulle esperienze di pre-morte sono innumerevoli"

Innanzitutto, contrariamente a quanto suggerito dal nome, non tutte le esperienze sono legate a momenti in cui ci si avvicina alla morte: "Non si verificano solo in situazioni di grave pericolo o in seguito a stati di coma - spiega Comi - in molti casi si sperimentano in condizioni di stress, rilassamento o attraverso l’assunzione di sostanze psichedeliche"

"In secondo luogo - continua la fotografa - si tratta spesso di esperienze positive, in grado di apportare cambiamenti straordinari nella personalità e talvolta nelle abilità della persona che le ha vissute"

Nelle sue composizioni, Comi cerca di rappresentare insieme la valenza spirituale e scientifica delle esperienze di pre-morte: "Nonostante il punto di partenza sia di stampo documentaristico, ho deciso di costruire immagini concettuali e talvolta astratte, simboliche, per dare un'idea di quello che significa fluttuare all'interno di realtà altre, mettendo in secondo piano il punto di vista fotografico"

La sfida è stata rendere visibili ricordi che presentano suoni, colori, odori diversi da quelli a cui siamo abituati. "Addirittura le stesse persone che hanno vissuto esperienze di pre-morte hanno difficoltà a raccontarle", spiega la fotografa, "proprio perché non esistono aggettivi concreti che le possano rappresentare pienamente"
Il sito di Noemi Comi
"Ho deciso, inoltre, di inserire all’interno delle immagini dei testi scritti in prima persona dai protagonisti delle storie, proprio per rendere la narrazione oggettiva, per quanto possibile, e ridurre al minimo il mio intervento. Per certi versi le fotografie si sono create da sole, sono intervenuta soltanto per trovare e mettere insieme tutti i pezzi mancanti del puzzle", aggiunge Comi

Trovare i protagonisti delle storie, racconta, è stata la parte più difficile di tutto il percorso: "Si tratta di un argomento che in Italia viene considerato tabù. I miei principali strumenti di ricerca sono stati i social network. In particolare su Facebook ho trovato alcuni gruppi all’interno dei quali gli utenti potevano raccontare la propria storia e confrontarsi in maniera totalmente privata"

"Conquistare la loro fiducia non è stato semplice: ho dovuto lavorare anche su me stessa, dato che si tratta di un argomento molto delicato. Gli incontri per la realizzazione dei ritratti sono stati preceduti da lunghissime conversazioni telefoniche", racconta ancora Comi, che spera in futuro di portare avanti il progetto con altre testimonianze

La speranza dell'autrice è che il progetto possa contribuire a creare consapevolezza e abbattere i pregiudizi sul tema delle esperienze di pre-morte, ancora poco definite a livello scientifico e osteggiate da tabù culturali e religiosi. "In alcuni casi le mie fotografie hanno rappresentato una forma d’aiuto, perché sono riuscita a dare voce a sentimenti che venivano nascosti per paura di giudizi negativi. Questo rappresenta già una grandissima vittoria per me"

Noemi Comi è una fotografa documentarista e concettuale nata a Catanzaro nel 1996. Ha studiato Fotografia alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze. Nei suoi progetti cerca di far parlare arte e scienza, con l'intento di esplorare pregiudizi e tabù. Le sue immagini si distinguono per i colori brillanti e le atmosfere surreali
Il sito di Noemi Comi
Lo Spunto Fotografico è la rubrica settimanale che unisce fotografia e informazione, curata da Chiara Piotto su Sky tg24. Ogni sabato selezioniamo un progetto legato a temi di attualità e intervistiamo l’autore. #LoSpuntoFotografico è anche su Instagram, con stories dedicate ogni sabato mattina. Le trovate in evidenza sull’account @skytg24
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