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Costa Concordia, la telefonata tra de Falco e Schettino: "Vada a bordo, c...". AUDIO

Cronaca
Costa Concordia, la telefonata Schettino-de Falco. AUDIO
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Costa Concordia, la telefonata Schettino-de Falco. AUDIO
04:06 min

Il 13 gennaio 2012, durante il naufragio della nave all'Isola del Giglio, che causò la morte di 32 persone, il comandante venne contattato dalla Capitaneria di porto di Livorno e spiegò di essere su una scialuppa di salvataggio, mentre invece si trovava già a terra. In una telefonata, poi diffusa e diventata uno dei simboli della tragedia, il capitano di fregata Gregorio de Falco intimò a Schettino di tornare a bordo

Nel naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012, persero la vita 32 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio (LO SPECIALE - LE VITTIME - IL RACCONTO PER IMMAGINI). Uno dei momenti simbolo della tragedia è la telefonata tra l'allora comandante della nave, Francesco Schettino, e colui che quella notte era il capo della sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno, Gregorio de Falco. L'audio della chiamata, in cui de Falco intimò a Schettino di tornare sulla Concordia ("Vada a bordo, c..."), fece il giro del mondo.

Le telefonate tra Schettino e la Capitaneria di porto

Schettino abbandonò la Concordia poche ore dopo l'impatto con gli scogli al largo dell'Isola del Giglio. Alle 00:32 e poi alle 00:42, contattato dalla Capitaneria di porto di Livorno, disse di trovarsi su una lancia di dritta con altri ufficiali su cui era dovuto salire a causa dello sbandamento della nave. Il capitano di fregata Gregorio de Falco, nella telefonata dell'1:46, gli intimò di risalire a bordo; Schettino però rispose che stava coordinando le operazioni dalla lancia di salvataggio. Ma una successiva testimonianza di Roberto Galli, comandante della Polizia municipale dell'Isola del Giglio, appurò che alle 00:42 Schettino era già a terra e non era impegnato in alcun soccorso.

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"Vada a bordo, c..."

I colloqui telefonici tra la Capitaneria di porto di Livorno e Schettino erano registrati, come tutte le comunicazioni di questo tipo. E qualche giorno dopo la tragedia furono diffusi, facendo enorme scalpore. Ecco alcuni dei passaggi della telefonata dell'1:46.

 

De Falco: "Ascolti Schettino. Ci sono persone intrappolate a bordo. Adesso lei va con la sua scialuppa sotto la prua della nave, lato dritto. C'è una biscaggina. Lei sale su quella biscaggina e va a bordo della nave. Va a bordo della nave e mi riporta quante persone ci sono. Le è chiaro? Io sto registrando questa comunicazione, comandante Schettino..."
 

[...]
 

Schettino: "Comandà, allora, in questo momento la nave è inclinata..."

 

De Falco: "Ho capito. Ascolti: c'è gente che sta scendendo dalla biscaggina di prua. Lei quella biscaggina la percorre in senso inverso, sale sulla nave e mi dice quante persone e che cosa hanno a bordo. Chiaro? Mi dice se ci sono bambini, donne o persone bisognose di assistenza, e mi dice il numero di ciascuna di queste categorie. È chiaro? Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto... veramente molto male... Le faccio passare l'anima dei guai. Vada a bordo, c...!"

 

Schettino: "Comandante, per cortesia..."

 

De Falco: "No per cortesia... Lei adesso prende e va a bordo. Mi assicuri che sta andando a bordo"

 

Schettino: "Io sto andando qua, con la lancia dei soccorsi, sono sotto qua, non sto andando da nessuna parte, sono qua..."

 

De Falco: "Che sta facendo comandante?"

 

Schettino: "Sto qua per coordinare i soccorsi"

 

De Falco: "Che sta coordinando lì? Vada a bordo e mi coordini i soccorsi da bordo! Lei si rifiuta?"

 

Schettino: "No no, non mi sto rifiutando..."

 

De Falco: "Lei mi sta rifiutando di andare a bordo, comandante?"

 

Schettino: "No, no..."

 

De Falco: "E mi dica quale è il motivo per cui non ci va"

 

Schettino: "Non ci sto andando perché ci sta l'altra lancia che si è fermata..."

 

De Falco: "Lei vada a bordo, è un ordine! Lei non deve fare altre valutazioni. Lei ha dichiarato l'abbandono nave. Adesso comando io! Lei vada a bordo! È chiaro?"

 

Schettino: "Comandante..."

 

De Falco: "Non mi sente?"

Schettino: "Sto andando a bordo..."

De Falco: "Vada! Mi chiami direttamente da bordo. C'è il mio aerosoccorritore lì. Il mio soccorritore sta a prua. Avanti! Ci sono già dei cadaveri Schettino... avanti!"

 

Schettino: "Quanti cadaveri ci sono?"

 

De Falco: "Non lo so... uno lo so. Uno l'ho sentito. Me lo deve dire lei quanti ce ne sono, Cristo!"

 

Schettino: "Ma si rende conto che qua è buio e qua non vediamo nulla..."

 

De Falco: "E che vuole tornare a casa Schettino? È buio e vuole tornare a casa? Salga sulla prua della nave tramite la biscaggina e mi dica cosa si può fare, quante persone ci sono e che bisogno hanno. Ora!"
 

[...]
 

Schettino: "Comandà, io voglio salire a bordo, semplicemente che l'altra scialuppa qua... ci sono gli altri soccorritori, si è fermata e si è istallata lì. Adesso ho chiamato altri soccorritori..."

 

De Falco: "Lei è un'ora che mi sta dicendo questo. Adesso va a bordo, va a bordo. E mi viene subito a dire quante persone ci sono"

 

Schettino: "Va bene comandante"

 

De Falco: "Vada, subito!"

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