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Cani aggressivi, come gestirli? I consigli dei veterinari per i proprietari

Cronaca
©IPA/Fotogramma
Vercelli, bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull dei genitori
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Vercelli, bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull dei genitori
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Introduzione

Nella notte tra il 31 gennaio e il 1°febbraio 2025 un ragazzo di 29 anni è stato aggredito dai suoi pitbull mentre si trovava nella sua abitazione a Ostia, Roma, e poi è stato ricoverato in gravi condizioni. Il 16 febbraio una bambina di 9 mesi è morta sbranata da un pitbull nella sua abitazione ad Acerra, in provincia di Napoli. Non sono casi isolati: di episodi simili si torna ciclicamente a parlare.

 

“Quando si decide di portare a casa un cane di razza, è bene conoscerne le caratteristiche, la sua storia e imparare come gestirlo. Un pitbull non è certo di facile gestione: è un tipo di cane che necessita da subito di polso fermo, ci deve essere in casa un cosiddetto 'capobranco' che lo sappia gestire, deve socializzare sia con i suoi simili che con gli umani. Bisogna dare delle regole rigide altrimenti crederà di poter fare qualsiasi cosa, anche aggredire il padrone: bisogna insegnargli cosa è bene e cosa è male, giusto o sbagliato", spiega all’Adnkronos il veterinario Federico Coccìa. Ecco alcuni consigli e buone pratiche su come gestire potenziali criticità, non solo dei pitbull ma dei cani in generale (tenendo a mente che, per la maggioranza degli esperti, non è corretto parlare di razze pericolose ma solo di comportamenti pericolosi)

Quello che devi sapere

I consigli dell’Associazione Veterinaria Mondiale

  • L'Associazione Veterinaria Mondiale (WVA) riconosce che i cani “eccessivamente aggressivi” possono effettivamente rappresentare una “minaccia significativa” per gli esseri umani e altri animali. Fondamentali nel “prevenire e controllare comportamenti aggressivi inappropriati nei cani”, spiegano gli esperti, sono innanzitutto “la sensibilizzazione e l'educazione”. A partire da quella dei proprietari.

Per approfondire: I cani riconoscono gli esseri umani anche solo dalla voce. Lo studio

Cani e aggressività

  • Innanzitutto va specificato, dicono i veterinari, che “l’aggressività fa parte del normale repertorio comportamentale del cane”. In condizioni particolari diventa però “non appropriata”. Come capire quando un atteggiamento è normale e quando invece non lo è?

Aggressività appropriata

  • Per “aggressività appropriata”, si legge nel vademecum della WVA, si intende “un comportamento normale che può manifestarsi quando il cane percepisce un pericolo o una minaccia significativa” e che “può verificarsi anche nella normale comunicazione tra cani e tra cani e umani”. Esiste tutta una sequenza di comportamenti che identificano una normale aggressività:
  1. Avvertimento (ringhio, scopertura dei denti, abbaio)
  2. Pausa per osservare la reazione dell’altro individuo
  3. Azione (slancio o morso se il cane interpreta la situazione o la persona come pericolosa)
  4. Rilascio

Aggressività inappropriata

  • L’aggressività può considerarsi “inappropriata” quando di fatto si verifica “un’alterazione” della sequenza comportamentale sopra citata. Per fare qualche esempio: un morso senza prima un avvertimento o un morso troppo prolungato. Generalmente, si parla di aggressività fuori dal normale quando non vi è alcuna giustificazione sulla base delle circostanze (non è quindi legata all'autodifesa o a una minaccia per l’animale), quando gli episodi aggressivi sono troppo frequenti o quando la forza di un morso è sproporzionata rispetto al contesto

L’educazione dei proprietari e la scelta della razza

  • Per la WVA, l’educazione dei proprietari è “l'azione più importante per ridurre l'aggressività nei cani”. Prima di scegliere una specifica razza che, per varie cause, potrebbe essere più incline a comportamenti potenzialmente aggressivi, si consiglia di parlare con un veterinario delle proprie esigenze. 
  • A questo si ricollega quanto dice il veterinario Coccìa ad Adnkronos parlando della crescita dell'interesse per i pitbull: "Lo vedi, ti piace, lo compri, tanto si trova anche a poco prezzo online, e ti metti in casa un cane che non sai gestire come il pitbull. Ultimamente se ne vedono molti, è quasi una moda, come se fosse un cellulare o un'auto oppure lo si acquista per avere una senzazione di potere"

Eventuali piani di trattamento

  • Diventa quindi fondamentale rivolgersi a figure esperte nel caso in cui il proprio cane mostri fin da piccolo determinati atteggiamenti. Potrebbe essere il caso di procedere con un piano di trattamento che includa “addestramento” e “modificazione comportamentale”. Nelle casistiche più complesse la WVA cita anche la “terapia farmacologica”. 
  • Sopra ogni cosa è però necessario che “allevatori e proprietari di cani comprendano le cause dell'aggressività inappropriata nei cani, tra cui fattori genetici/ereditari, fattori ambientali e condizioni mediche/malattie”

La responsabilità del proprietario

  • L’Associazione ricorda dunque che la responsabilità di addestramento ricade soprattutto sul proprietario, che deve in ogni caso utilizzare “tecniche adeguate” e “impiegare metodi di contenimento” che siano appropriati e rispettosi dell’animale e che al tempo stesso garantiscano “la sicurezza pubblica”. In alcuni casi basta poco: “Il rischio di morsi di cane si riduce significativamente quando gli animali non sono lasciati vagare senza supervisione”, si legge nel vademecum della WVA

Le regole del Ministero della Salute: guinzaglio e museruola

  • Per quanto riguarda nello specifico l'Italia, il Ministero della Salute evidenzia che in ogni caso "è disposto l’obbligo di utilizzare sempre e in ogni luogo il guinzaglio di una misura non superiore a mt. 1,50 per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico - fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni - e di avere sempre con sé la museruola (rigida o morbida) da applicare in caso di potenziale pericolo, nonché l’obbligo di affidare il proprio animale solo a persone in grado di gestirlo"

Registro dei cani morsicatori e con problemi di comportamento

  • Sempre il Ministero, come si legge sul suo sito istituzionale, ricorda che "i Servizi Veterinari delle ASL, nel caso in cui rilevino un rischio, stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di eventuali interventi terapeutici comportamentali cui devono essere sottoposti i cani che richiedono una valutazione comportamentale, in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica, e tengono un registro aggiornato di tali soggetti"
  • I proprietari dei cani iscritti nel registro "devono obbligatoriamente stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile e applicare contestualmente guinzaglio e museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico".

Per approfondire: Quali sono gli animali più pericolosi del mondo?