Fabio Giomi era stato licenziato dopo essere stato sottoposto al cosiddetto "test del carrello" presso il punto vendita di Porta Siena, in cui una cassa di birra conteneva altri articoli nascosti, come rossetti e bottoni, che hanno portato all’intervento di un ispettore
Il Tribunale di Siena ha dichiarato illegittimo il licenziamento di Fabio Giomi, 62 anni, cassiere di Pam Panorama, ordinandone il reintegro e condannando l'azienda al risarcimento del danno subito e al pagamento delle spese processuali. La decisione è stata annunciata oggi dalla Filcams Cgil di Siena. Giomi era stato licenziato dopo essere stato sottoposto al cosiddetto "test del carrello" presso il punto vendita di Porta Siena, in cui una cassa di birra conteneva altri articoli nascosti, come rossetti e bottoni, che hanno portato all’intervento di un ispettore. Giomi ha commentato: "Questa notizia mi ha reso molto, molto felice. C'è stata proprio un'esplosione di gioia, perché è tutto il giorno che ero in tensione per questa udienza. Per quanto riguarda il ritorno alla cassa - ha proseguito - al momento è tutto da definire: tempi e modalità sono ancora da stabilire, quindi su questo non posso dire nulla". Durante l'udienza, supportata da un presidio di circa cento persone, il tentativo di mediazione con l’azienda è fallito: Pam aveva proposto il ritiro del licenziamento accompagnato da una sanzione di dieci giorni di sospensione, proposta rifiutata dal lavoratore.
La sentenza
"Sono contentissimo, non solo per me, ma anche per tutti i lavoratori", ha dichiarato Giomi, sottolineando che la sentenza rappresenta una tutela per i circa tre milioni di lavoratori del commercio in Italia, spesso vittime di provvedimenti discriminatori. Il sindacato aveva già segnalato casi simili nella stessa catena di supermercati a Livorno e stava conducendo un’analisi su altri episodi sospetti. Il segretario toscano della Cgil, Rossano Rossi, ha dichiarato: "Esprimo grande soddisfazione per il pronunciamento del Tribunale dei Siena, eravamo al cospetto di un atto grave figlio di una arroganza e di una cattiveria che in questi tempi stanno pervadendo il mondo del lavoro, ma ancora una volta tutta la Cgil Toscana ha dimostrato che, senza voltarsi dall’altra parte davanti alle ingiustizie, uniti nella lotta si possono ottenere risultati". L'avvocato Andrea Stramaccia, legale del sindacato e del lavoratore, ha detto: "Sono molto soddisfatto per l'esito della causa. Dalla lettura del dispositivo si comprende perchè il giudice Delio Cammarosano abbia accolto la domanda considerando il licenziamento del cassiere Giomi discriminatorio per motivi di età. Aspettiamo però la motivazione della sentenza. Questo provvedimento riabilita un lavoratore scartato a fine carriera dal suo datore di lavoro e getta un’ombra pesante sulla legittimità del famigerato ‘test carrello’ introdotto da Pam per punire lavoratori non più graditi".
La reazione dei sindacati
"Siamo immensamente soddisfatti e contenti - afferma il segretario provinciale della Filcams Cgil Siena, Mariano Di Gioia - La sentenza emessa oggi dal giudice del Tribunale di Siena dimostra come l’umanità e la dignità di un lavoratore possano essere da esempio per tutti e come la lotta sindacale porti dei risultati tangibili di giustizia ed equità sociale. Giomi è un esempio per tutte le maestranze e per tutti noi, che crediamo in un mondo del lavoro più giusto e più equo dove i più fragili non devono abbassare la testa ma reagire alle ingiustizie ed ai soprusi dei più forti. Mettiamo un principio in atto, nessuna catena commerciale di questo Paese può usare il test del carrello per licenziare lavoratori scomodi o vecchi. Ringrazio quindi il lavoratore che ha creduto nella nostra azione sindacale, il Prefetto di Siena che ha provato a mediare tra le parti prima di arrivare in Tribunale e naturalmente l’avvocato Stramaccia del Foro di Firenze e legale della Cgil di Siena".
Fabio Giomi ha fatto sapere di aver ricevuto una telefonata da parte del segretario generale Cgil, Maurizio Landini.