Furto, per 59% degli italiani è reato più temuto. Da allarmi soluzioni sempre più complete
Secondo la quarta edizione dell'Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, il 59% degli italiani considera il furto il reato più temuto. Ma le preoccupazioni non riguardano solo i beni materiali: il 46,8% ha paura di avere un malore in casa senza essere soccorso e il 33,3% teme gli incidenti domestici. Dati che spingono il mercato della sicurezza a offrire soluzioni sempre più complete, in grado di intervenire in ogni situazione di emergenza
Nel 2024 i furti nelle abitazioni sono aumentati del 5,4% rispetto all’anno precedente, per un totale di 155.590. Sale anche la percentuale degli italiani che considera il furto il reato più temuto (59% contro il 48% del 2023), e il 28,6% - circa 14,5 milioni di persone - ne ha subìto almeno uno nel corso della vita. È quanto emerge dalla quarta edizione dell'Osservatorio sulla Sicurezza della Casa, realizzato da Verisure in collaborazione con il Censis e con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero dell'Interno. I dati tuttavia indicano anche che il tema della sicurezza oggi va oltre la sola protezione dai furti, e si lega sempre di più alla vulnerabilità personale: uno scenario che sta portando il mercato di settore a evolversi per rispondere sempre di più alle esigenze degli italiani, con servizi completi in grado di intervenire in ogni situazione di emergenza.
I dati dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa
L’analisi infatti ha rilevato che i furti non sono l’unico timore degli italiani: il 46,8% ha paura di avere un malore in casa senza essere soccorso e il 33,3% teme gli incidenti domestici. Guardando ai giovani, il 39,4% delle persone fra i 18 e i 34 anni è impaurito all’idea di stare in casa da solo di notte (contro 18,2% degli over 65) e il 52,1% ha paura di uscire lasciando la casa incustodita (contro 35,3% degli over 65). Inoltre, nonostante l'88,9% degli italiani possieda già almeno un dispositivo di sicurezza, la percezione di insicurezza è aumentata. Un dato che evidenzia un gap tra "avere un prodotto" e "sentirsi davvero protetti". E una risposta emerge chiaramente: il 75,3% vuole "un servizio fatto di professionisti che li affianchino prima, durante e dopo il pericolo", non solo un dispositivo che suona.
L’anatomia dei furti in casa: mesi, orari e punti d’accesso
In molti pensano che i furti in casa siano più frequenti d’estate, quando le abitazioni rimangono vuote per molte settimane a causa delle vacanze. In realtà, spiega l’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa, sono novembre e dicembre i mesi più critici, complici le giornate corte, il buio che cala presto e le festività. Guardando al 2024, a novembre e dicembre i numeri indicano rispettivamente 19.931 e 18.393 furti (novembre risulta il mese con la cifra più alta dell’anno), contro i 12.792 di luglio e i 13.581 di agosto. La maggior parte delle intrusioni avviene di giorno (oltre il 50%) e quando la casa è vuota (72,6%), un fenomeno legato al ritorno alle routine lavorative pre-pandemiche. Il 31,7% dei furti avviene fra le 14 e le 20, il 20% fra le 7 e le 14. Per quanto riguarda invece i punti di accesso, il 46,4% dei malviventi entra nelle abitazioni dalle finestre o dalle porte-finestre, motivo per cui il 79,6% degli italiani pensa sia necessario dotarsi di un sistema multi-dispositivo e non concentrare la protezione solo sulla porta principale. Alla luce di tutti questi dati, emerge chiaramente l’importanza di scegliere sistemi professionali con monitoraggio H24, che garantiscono continuità tutto il giorno e tutto l’anno. Ma anche dotati di connessione a una Centrale Operativa H24 - che assicura una "presenza" professionale costante che verifica ogni segnale e interviene tempestivamente - e di approccio sistemico e protezione perimetrale con sensori su tutti gli accessi, rilevamento interno, deterrenza attiva, verifica e intervento umano.
Il confronto fra i vari tipi di allarme
L’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa rende quindi chiare le caratteristiche che deve avere un sistema di allarme per garantire una protezione adeguata e adatta alle esigenze che gli italiani hanno oggi: capacità di rilevamento, gestione dei falsi allarmi, velocità di intervento e protezione della persona e non solo dei beni materiali. Sul mercato esistono diversi tipi di sistemi di sicurezza:
- I Sistemi fai-da-te: Questo tipo di sistema risulta vantaggioso per i suoi costi ridotti e l’installazione autonoma. Tuttavia, presenta limitazioni significative in termini di affidabilità, supporto e capacità di intervento. Avvisa il proprietario in caso di intrusione ma non agisce autonomamente, e in caso di emergenza (furto, malore, violenza) l'utente rimane solo a gestire la situazione, spesso in preda al panico.
- Gli allarmi tradizionali (non connessi): Sono sistemi robusti e collaudati, ma privi di connessione e monitoraggio costante. Suonano per spaventare l'intruso, ma nessuno verifica cosa sta accadendo e non rendono possibile distinguere un falso allarme da un'emergenza reale. Inoltre non offrono alcuna protezione per emergenze non legate a intrusioni.
- Le soluzioni smart home non professionali: Si tratta di soluzioni pratiche, moderne e integrate con app per il controllo da remoto. Permettono di vedere cosa accade tramite telecamere ma, anche in questo caso, manca la verifica professionale. Il proprietario riceve una notifica, vede le immagini, ma poi deve decidere autonomamente cosa fare, chi chiamare e come gestire l'emergenza. Una situazione in cui il rischio di ansia e paralisi decisionale è alto.
- I sistemi professionali con Centrale Operativa H24: Questi sistemi di allarme rappresentano l'evoluzione più avanzata. Combinano tecnologia (sensori, telecamere, dispositivi smart) con presidio umano costante che garantisce monitoraggio continuo, capacità di distinguere falsi allarmi da emergenze reali e una risposta organizzata e tempestiva. In sostanza trasformano la notifica in intervento concreto, e sono quindi l'unica categoria che risponde pienamente alla richiesta di "servizio" emersa dai dati Censis.
Cosa deve avere un sistema di allarme completo?
Alla luce di quanto analizzato finora, quindi, un sistema di allarme "intelligente" e completo deve comprendere:
- Integrazione tra sensori, telecamere e dispositivi di sicurezza in un unico ecosistema.
- Gestione da remoto tramite applicazioni dedicate, per controllo e tranquillità anche a distanza.
- Capacità di proteggere non solo dai furti ma anche da altre emergenze come malori e incidenti domestici, grazie a dispositivi come il Pulsante SOS.
- Possibilità di attivare procedure di emergenza in modo immediato e coordinato.
Il sistema Verisure: la Centrale Operativa
Se gli italiani cercano un servizio di sicurezza presidiato da professionisti qualificati che li affianchino prima, durante e dopo il pericolo, la Centrale Operativa Verisure rappresenta l'elemento distintivo che risponde a questa esigenza. Risponde entro 60 secondi ed effettua una doppia verifica per immagini e audio distinguendo falsi allarmi (un animale domestico, una finestra mossa dal vento, un sensore difettoso) da emergenze reali. Poi, in caso di emergenza verificata, coordina l’intervento: contatta i Servizi di Sicurezza, allerta i Servizi di Vigilanza, e, in caso di intrusione confermata, può attivare da remoto ZeroVision® che azzera la visibilità in 45 secondi. Inoltre, dato che la maggioranza dei furti avviene quando la casa è vuota nelle ore diurne, sfruttando le routine lavorative prevedibili, la Centrale Operativa Verisure presidia l'abitazione 24/7 garantendo una presenza professionale costante che verifica e interviene anche quando il proprietario è assente, trasformando la vulnerabilità in protezione attiva.
La tecnologia ZeroVision®
Come accennato, oltre alla verifica e alla chiamata ai soccorsi, Verisure offre tecnologie di deterrenza attiva. ZeroVision®, un fumogeno di sicurezza atossico per persone e animali, può essere attivato da remoto dalla Centrale Operativa: in caso di intrusione confermata, viene azionato direttamente nell'immobile, azzerando la visibilità in 45 secondi e costringendo l'intruso alla fuga. Uno strumento che permette di neutralizzare l'intrusione in corso.
La protezione perimetrale con GuardVision®
Dato che quasi la metà dei furti avviene attraverso finestre e porte-finestre, Verisure progetta soluzioni su misura dopo un Sopralluogo gratuito effettuato da un Esperto di Sicurezza. Il sistema include sensori su tutti gli accessi vulnerabili, sensori di movimento con fotocamera GuardVision®, telecamere HD e serratura intelligente Smartlock, creando quella protezione a strati necessaria contro le reali modalità di intrusione.
La protezione delle persone: il Pulsante SOS
Infine l’aspetto di protezione delle persone, e non solo dei beni, che dall’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa è emerso in maniera chiara. Verisure offre il Pulsante SOS per mettersi rapidamente in contatto con la Centrale Operativa in caso di emergenze mediche o per qualsiasi necessità e pericolo, mentre il servizio Verisure con Me estende la protezione anche fuori casa con la funzione Accompagnami, rispondendo a un bisogno di sicurezza che va oltre la sola protezione dei beni materiali.
Verisure: una risposta concreta per la sicurezza delle persone
Un sistema professionale con Centrale Operativa H24 è quindi l’unico che risponde concretamente e pienamente alle nuove esigenze emerse dall’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa, al contrario dei sistemi fai-da-te, degli allarmi non connessi e delle soluzioni smart home non professionali in cui manca una verifica professionale e l’utente rimane solo a gestire il problema. I sistemi connessi a una Centrale Operativa come Verisure rappresentano un livello superiore di protezione proprio perché combinano tecnologia avanzata e presidio umano qualificato. Non solo dispositivi, ma "Persone che proteggono Persone".