Tentata estorsione a Berlusconi, modella Raissa Skorkina conferma: “Rigato lo minacciava”
CronacaLa modella russa, chiamata in videocollegamento dalla Thailandia come testimone al processo in corso a Monza, ha confermato le accuse contro la ex concorrente del Grande Fratello. Rigato, lamentando i danni d'immagine subiti a causa dei processi di Berlusconi, avrebbe chiesto al fondatore di Forza Italia un milione di euro come risarcimento. Il processo riprenderà a marzo con i testimoni della difesa, tra i quali potrebbe esserci anche Karima El Mahroug, nota come Ruby
"Rigato lo minacciava". La modella russa Raissa Skorkina lo ha detto in videocollegamento dall’ambasciata italiana in Thailandia, dove vive, prendendo così parte seppur a distanza al processo contro Giovanna Rigato per tentata estorsione a Silvio Berlusconi. Il processo, in corso a Monza, vede imputata l'ex concorrente del Grande Fratello accusata di aver avanzato una presunta richiesta estorsiva di un milione di euro all’ex presidente di Forza Italia. Skorkina è stata chiamata come testimone in quanto considerata una delle cosiddette "Olgettine" legate a Silvio Berlusconi e quindi informata sui fatti: la modella, affiancata dal suo avvocato Mirko Palumbo, ha sempre negato la sua partecipazione ai festini di Arcore ma ha confermato le accuse contro Rigato. L'ex gieffina avrebbe tentato di prendere soldi al politico lamentando all'epoca, in un incontro del 2016 nella Villa brianzola, i danni d'immagine subiti a causa del proprio coinvolgimento nei processi e l'interruzione dei contributi economici che riceveva. Il processo riprenderà a marzo con i testimoni della difesa, tra i quali potrebbe esserci anche Karima El Mahroug, nota come Ruby.
La testimonianza di Skorkina
La modella russa nel corso della sua testimonianza ha anche spiegato nel dettaglio i suoi rapporti con Silvio Berlusconi, raccontando di averlo conosciuto nel 2005 a un concorso di bellezza a Porto Cervo, dopo il quale sarebbe nata una relazione durata quattro anni nonostante entrambi fossero all'epoca sposati. "Lui era geloso e non voleva che io continuassi a lavorare e facessi carriera, quindi facevo la casalinga e lui si occupava delle mie necessità", ha dichiarato. In merito ai festini con le altre ragazze, la testimone ha affermato di non saperne nulla e di non esserci mai andata. "L'esame si è svolto presso l'ambasciata italiana con la massima trasparenza”, ha detto l'avvocato Palumbo. “La mia assistita ha ribadito le dichiarazioni già rese al pubblico ministero di Milano in fase di indagini, confermando l'esistenza di un tentativo di estorsione ai danni del dottor Berlusconi". Secondo il legale, questo tentativo sarebbe consistito nel "minacciare di rivolgersi al pubblico ministero per rilasciare dichiarazioni pregiudizievoli (e peraltro prive di fondamento) qualora lo stesso Berlusconi non avesse provveduto, dapprima ad acquistare una casa, richiesta poi mutata in quella di un milione di euro in denaro".