Nella giornata di domani, martedì 9 dicembre, il sindacato Osr Sul ha indetto una mobilitazione del personale Atac di Roma per l’intera giornata. La circolazione dei mezzi potrebbe quindi subire interruzioni totali o parziali nel corso delle 24 ore, fatte salve le fasce di garanzia da inizio turno fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20
Martedì nero per i romani e per tutti coloro che utilizzano i mezzi pubblici nella Capitale: domani, 9 dicembre, è previsto infatti uno sciopero di 24 ore di Atac, che comporterà grossi disagi per chi si deve spostare con il trasporto pubblico locale per le vie e quartieri della città. La protesta è stata indetta dal sindacato Osr Sul e coinvolgerà tutto il personale dell’azienda.
Le fasce di garanzia
A causa dello sciopero per l’intera giornata, la circolazione dei mezzi potrebbe subire interruzioni totali o parziali, con possibili ritardi e soppressioni di corse. Come stabilito dalla legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, resteranno operative le fasce di garanzia, durante le quali i mezzi saranno regolarmente in servizio per assicurare gli spostamenti principali: i collegamenti saranno garantiti dall’inizio del turno fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20.
Le informazioni sul servizio
Atac raccomanda agli utenti di verificare costantemente l’andamento del servizio utilizzando esclusivamente i suoi canali istituzionali: il portale ufficiale dell’azienda, il profilo X/Twitter @infoatac, il contatto WhatsApp 335.1990679 e i monitor informativi presenti sia all’interno dei veicoli sia nelle fermate e nelle stazioni. Come misura aggiuntiva, è consigliabile ricorrere alle app dedicate al trasporto pubblico e procedere all’acquisto digitale dei titoli di viaggio per la metropolitana di Roma, così da ridurre i disagi ed evitare code o la sospensione del servizio di vendita in occasione delle giornate di agitazione.
Le motivazioni dello sciopero
Come scrive Atac sul proprio sito, i motivi principali alla base dello sciopero sono i cambi turno individuali degli autisti, disagio del pasto, discriminazioni premiali nei diversi settori produttivi aziendali e negli adeguamenti parametrali, valorizzazione delle professionalità interne, la disciplina, i livelli di sicurezza nelle rimesse e all'uscita pedonale della rimessa Portonaccio, l'applicazione della sentenza di Cassazione dal punto di vista normativo ed economico relativa alla IV area a tutti i lavoratori interessati e, infine, la riorganizzazione del settore biglietteria.