L'uomo di 66 anni, ex dipendente di Poste italiane, era scomparso nell'estate del 2019. Secondo quanto riporta "Il Piccolo", sono suoi i resti rinvenuti, ad inizio dicembre, nel giardino della sua casa a Sdraussina, frazione di Sagrado (Gorizia), dove l'uomo viveva prima di far perdere le sue tracce. Sono tre le persone indagate
Colpo di scena nell'ambito delle indagini relative alla scomparsa di Vito Mezzalira, l'uomo di 66 anni, ex dipendente di Poste italiane, di cui si erano perse le tracce nell'estate del 2019. Sarebbero suoi i resti rinvenuti, ad inizio dicembre, nel giardino della sua casa a Sdraussina, frazione di Sagrado (Gorizia), dove il 66enne viveva da quando era andato in pensione. Lo segnala "Il Piccolo" in base a quanto stabilito dalla corrispondenza dalle impronte di denti e mandibola. Servirà, però, l'autopsia, per ufficializzare l'identità. Per la scomparsa dell'ex postino risultano tuttora indagati la ex convivente, Mariuccia Orlando, il fratellastro di lei, Moreno Redivo, e il figlio della donna, Andrea Piscanec.
L'esame autoptico
I tre indagati devono rispondere dell'ipotesi di reato di concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata, in questo caso per il ritiro della pensione di Mezzalira anche dopo la sua scomparsa. L'autopsia sarà effettuata, per conto della Procura, dal direttore della Medicina legale dell'Università di Trieste, Stefano D'Errico, e da Manuel Gianvalerio Belgrano, direttore della Struttura complessa di Radiologia dell'Azienda sanitaria giuliano isontina di Trieste.
La scoperta del cadavere
Alla scoperta del cadavere si era giunti analizzando le immagini satellitari di Google Earth che avevano rivelato l'esistenza, nel 2019, di un pozzo, successivamente sigillato con il cemento, sul retro dell'abitazione dell'uomo. Il 6 e 7 novembre scorsi erano stati eseguiti rilievi tecnici nell’abitazione in cui Mezzalira viveva proprio prima di sparire. Sul retro della sua casa, nella frazione di Sdraussina a Sagrado, gli investigatori avevano ritrovato “uno scheletro umano” in una fossa per le acque nere.