Inchiesta appalti Sicilia, domiciliari per Cuffaro: respinta richiesta arresto per Romano

Cronaca

L'ex presidente della Regione Sicilia è indagato a vario titolo, insieme ad altre 17 persone, per associazione a delinquere, turbativa d'asta e corruzione. La misura cautelare era stata chiesta dalla Procura agli inizi di novembre

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Il gip di Palermo ha disposto gli arresti domiciliari per l'ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro indagato a vario titolo, insieme ad altre 17 persone, per associazione a delinquere, turbativa d'asta e corruzione. La misura cautelare era stata chiesta dalla Procura agli inizi di novembre.  Il gip che, come prescrive la legge, ha interrogato gli indagati prima di decidere, ha invece respinto la richiesta di arresto di Saverio Romano, deputato e coordinatore di Noi Moderati, anche lui coinvolto nell'inchiesta.

Il commento di Saverio Romano

"Ancora non ho letto la misura, ho visto però che hanno riqualificato il reato per Cuffaro in traffico di influenza. Ma non conosco le motivazioni dell'ordinanza. Sono, comunque, contento del fatto che, come dice il gip, non ci sono le esigenze cautelari nei miei confronti". Così il deputato di Noi moderati Saverio Romano, per il quale la Procura aveva chiesto l'arresto nell'ambito dell'inchiesta per corruzione nella sanità. La gip ha respinto la richiesta.  

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