Le vittime sono un antiquario di 74 anni, molto noto nel capoluogo toscano, e la moglie di 68, ex dipendente comunale. Secondo una prima ricostruzione, il marito avrebbe ucciso la donna a coltellate e poi si sarebbe tolto la vita. Secondo gli inquirenti è necessario attendere i risultati dell'autopsia e la visione dei filmati delle telecamere in strada per stabilire con certezza che cosa è accaduto
È un giallo a Firenze la doppia morte violenta causata con ferite da taglio alla coppia di coniugi, trovati morti dal figlio nella loro abitazione di via Giampaolo Orsini. Le vittime sono l'antiquario Franco Giorgi, 74 anni, e la moglie Gianna Di Nardo, 68.
Secondo una prima ricostruzione, il marito avrebbe ucciso la donna a coltellate e poi si sarebbe tolto la vita. Secondo gli inquirenti però è necessario al momento attendere i risultati dell'autopsia e la visione dei filmati delle telecamere in strada per stabilire con certezza che cosa è accaduto. L'esame delle immagini dovrebbe portare a escludere in modo definitivo che nell'abitazione possano essere entrate terze persone: già ieri era emerso che non sarebbero stati rilevati segni di effrazione alla porta. L'esame autoptico confermerebbe se alcune lesioni rilevate sulla donna siano da difesa, portando così a ritenere che sia stata uccisa. Da un primo esame invece non sarebbero state trovate lesioni da difesa sul 74enne.
Chi erano i due coniugi trovati senza vita
Franco Giorgi era un antiquario noto, aveva ricoperto incarichi nazionali per la categoria. La sua galleria si trova in via dei Serragli, nel centro storico dell'Oltrarno, tra i rioni di Santo Spirito e San Frediano. Fondata nel 1853 da Tommaso Giorgi, trisavolo di Franco, è stata tramandata di padre in figlio fino ai giorni nostri. La moglie, Gianna Di Nardo, era invece un’ex dipendente comunale, anche lei molto conosciuta e stimata. Al momento gli accertamenti di procura e carabinieri sono concentrati sull'abitazione di via Orsini e sui loro ultimi contatti. Il figlio, che non abita con loro, ha già avuto primi colloqui coi carabinieri: uno degli obiettivi è ricostruire il periodo da quando lui o altri congiunti hanno visto, o parlato, con i due mentre erano ancora in vita.
I carabinieri raccolgono testimonianze di vicini e familiari
I carabinieri hanno iniziato a contattare altri familiari e conoscenti, nonché lo stesso vicinato per avere contributi e testimonianze con cui ricostruire la vicenda. La strada è una fila continua di immobili sui due lati verso il rione di Gavinana, un rione popoloso. Se hanno agito aggressori dall'esterno, qualcuno potrebbe aver notato movimenti sospetti. Se si trattasse di una lite coniugale trascesa nell'accoltellamento, i vicini - anche degli edifici accanto, non solo i campanelli del civico 99 -, potrebbero aver sentito delle urla, inoltre la via è piuttosto frequentata.