L’associazione chiede il sostegno delle istituzioni per garantire la formazione dei volontari e la continuità di un servizio sempre più essenziale. Registrato un aumento del 22% per le richieste di aiuto negli ultimi tre anni
In dieci anni oltre 2,3 milioni di persone hanno contattato Telefono Amico Cevita, la rete nazionale di centri di ascolto attiva dal 2005 che raccoglie un’esperienza di oltre sessant’anni di sostegno telefonico e ascolto empatico. Solo nell’ultimo triennio la crescita delle richiesta è stata del 22%, passando dalle 188.733 chiamate del 2022 alle 229.901 del 2024. In parallelo, l’impegno dei volontari ha registrato un +11%, con 55.752 turni di ascolto in dieci anni. La crescita della domanda sta però mettendo sotto pressione la capacità dell’associazione di formare nuovi volontari, requisito indispensabile per garantire un ascolto competente e rispettoso delle linee etiche del servizio.
"Epidemia globale di solitudine": perchè serve un servizio d'ascolto
La crescita delle chiamate a Telefono Amico Cevita si inserisce in un contesto globale che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha di recente definito una vera e propria “epidemia di solitudine”. Secondo il più recente rapporto della Commissione sulle Relazioni Sociali dell’OMS, circa una persona su sei nel mondo soffre di solitudine cronica, con un impatto sulla salute paragonabile a quello di fumare 15 sigarette al giorno. La solitudine, sottolinea l’OMS, aumenta il rischio di morte prematura del 30%, oltre ad aggravare condizioni come ansia, depressione, malattie cardiovascolari e declino cognitivo.
Potrebbe interessarti
Che rapporto abbiamo con la solitudine digitale?
Chi si rivolge a Telefono Amico: i dati
Nell’ultimo anno la fascia d’età più rappresentata tra chi si rivolge al servizio Telefono Amico Cevita è quella tra i 36 e i 55 anni, con una prevalenza di uomini. Le problematiche più frequenti riguardano solitudine, difficoltà familiari e sentimentali, ma anche ansia, precarietà lavorativa e incertezza per il futuro. Durante la pandemia da Covid-19 il servizio ha vissuto un aumento esponenziale delle chiamate, che non è più rientrato ai livelli precedenti. Il bisogno di confronto umano, di qualcuno che “ascolti davvero”, è diventato una costante nella vita di molte persone.
Potrebbe interessarti
I suicidi in Italia sono in crescita, ma manca un piano di prevenzione
Professionalizzazione del volontariato: la formazione
Ogni aspirante volontario partecipa a un corso di formazione di almeno 12 incontri, imparando tecniche di ascolto attivo, comunicazione empatica e gestione delle emozioni. Non servono competenze specifiche: ciò che conta è la disponibilità, la sensibilità e la capacità di sospendere il giudizio. Tuttavia, senza risorse economiche e logistiche adeguate, il numero di corsi formativi resta limitato, impedendo all’associazione di rispondere pienamente alla crescente domanda. “Abbiamo tante persone disposte a impegnarsi,” sottolinea Marco Petino, presidente di Telefono Amico Cevita, “ma servono strumenti, formatori, spazi e sostegno. Per questo chiediamo alle istituzioni di riconoscere il valore del nostro lavoro e investire nella formazione. Serve costruire insieme un sistema di ascolto stabile e diffuso, capace di rispondere in modo coordinato a un bisogno sempre più urgente”. Dal mese di ottobre 2025, Telefono Amico Cevita è entrata ufficialmente a far parte del MoVI – Movimento di Volontariato Italiano, come prima rete tematica nazionale dedicata all’ascolto e al sostegno emotivo. Questo ingresso rappresenta un riconoscimento importante del valore sociale e culturale del servizio e rafforza il ruolo dell’associazione all’interno del panorama del volontariato italiano.
Potrebbe interessarti
Dove inizia la solitudine?
Un presidio sociale che integra e sostiene il sistema pubblico
Telefono Amico Cevita opera in modo complementare al sistema di welfare, offrendo un ascolto immediato, gratuito e anonimo, 365 giorni l’anno. Fondato sul principio di anonimato totale e ascolto senza giudizio, questo servizio non raccoglie dati personali e le conversazioni si svolgono in un clima di fiducia e rispetto reciproco. Questo lavoro non sostituisce il supporto psicologico o sanitario, ma rappresenta una prima linea di accoglienza e prevenzione, capace di intercettare situazioni di disagio prima che diventino emergenze. Un presidio di prevenzione e prossimità che aiuta le persone a parlare, a sentirsi di nuovo parte di una comunità. In questo senso Telefono Amico Cevita è un ausilio concreto alle istituzioni capace di ridurre l’isolamento e contribuire alla salute emotiva collettiva. Chi desidera diventare volontario o conoscere i percorsi di formazione può visitare www.telefonoamicocevita.it.