Lecce, cane abbandonato sul balcone cade e muore: proprietario multato per 5mila euro
CronacaL'imputato è stato condannato per i reati di abbandono e maltrattamento di animali. Il cane, di stazza media, recluso su un balcone di piccole dimensioni ed esposto alle intemperie, è morto cadendo dal balcone, probabilmente a causa della presenza di una panca collocata a ridosso della ringhiera
Il Tribunale di Lecce, seconda sezione penale, ha condannato per abbandono di animali un imputato ad un'ammenda di 5mila euro, nonché al risarcimento dei danni nei confronti della parte civile - un'associazione a difesa degli animali da qualsiasi forma di maltrattamento - e al pagamento delle spese processuali. L'imputato, secondo quanto è emerso durante le indagini, ha lasciato il proprio cane su un balcone di piccole dimensioni al terzo piano della palazzina dove vive, in uno spazio assolutamente insufficiente per le esigenze dell'animale, che era esposto alle intemperie e delle volte anche legato ad una corda. L'animale - spiega il Tribunale -, che ha sempre manifestato la propria condizione di assoluta sofferenza e solitudine, è morto cadendo dal balcone, probabilmente a causa della presenza di una panca collocata a ridosso della ringhiera.
Multa di 5 mila euro per abbandono e maltrattamento di animali
Il Tribunale di Lecce, seconda sezione penale, con una sentenza emessa il 28 ottobre scorso ha condannato L.Z. per l'abbandono e il maltrattamento di animali (articolo 727 del codice penale) infliggendo una ammenda di 5.000 euro e il risarcimento nei confronti della parte civile (un’associazione a difesa degli animali ) e al pagamento delle spese processuali, comprese le spese sostenute dalla parte civile.
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Il reato di maltrattamento di animali
Il Tribunale - spiega una nota - ha applicato la legge del 20 luglio 2004, n. 189, in materia di "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate", con la quale il legislatore ha ampliato la disciplina sulla protezione degli animali, considerati quali esseri viventi suscettibili di tutela diretta. Tra le novità più rilevanti, oltre ad un inasprimento delle pene, la riforma ha modificato il Codice penale, inserendo una nuova parte che riguarda i delitti contro il sentimento degli animali. Ciò ha portato, da un lato, all’introduzione di un nuovo reato, il maltrattamento di animali, previsto dall’articolo 544ter codice penale e, dall’altro, alla riformulazione del menzionato articolo 727 che punisce l’abbandono di animali, in linea con la crescente sensibilità dell’opinione pubblica sul tema.