Treni, caos alla stazione di Roma Termini: ritardi fino a otto ore

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Disagi sull'intera linea dell'Alta Velocità dopo un incidente mortale avvenuto in mattinata in Calabria. I convogli hanno accumulato ritardi fino a otto ore: passeggeri furiosi

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Alla fine della giornata è rientrato il caos alla stazione di Roma Termini, dove si sono accumulati ritardi dei treni fino a otto ore. "Nella mattinata di giovedì, attorno alle 8.30, c'è stato un incidente mortale in Calabria, all'altezza della stazione Praia a Mare" - fanno sapere da Trenitalia - "tutti i treni coinvolti nella tratta sono stati sospesi e sono ripartiti alle 14.50, quando l'autorità giudiziaria ha dato il nulla osta". Malgrado la linea sia stata riaperta, l'effetto ritardo è aumentato nel pomeriggio. "Durante l'interruzione" - ha aggiunto Trenitalia - "è stato attivato un servizio sostitutivo con bus fra Sapri e Paola".

I ritardi

Nel pomeriggio i tabelloni alla stazione Termini indicavano alcune partenze in ritardo fino a sei ore: il Frecciarossa AV 8418 per Venezia delle 11.35 ha 480 minuti di ritardo, l'AV 9584 per Torino Porta Nuova delle 13.10 ne ha 370, l'AV 8134 sempre per Torino 280. Ai tabelloni degli arrivi stessa cosa: i treni Alta Velocità provenienti dal Sud indicavano fino a sei ore di ritardo. 

Appello per gli indennizzi di Assoutenti

"Dopo il nuovo caos registrato oggi sul fronte ferroviario, con alcuni treni che hanno accumulato ritardi fino a sei ore", Assoutenti ritiene "non più procrastinabile una revisione della normativa sui diritti dei passeggeri delle ferrovie, per avvicinarla a quella già in vigore per il trasporto aereo". Secondo l'associazione, "quanto accaduto oggi con diversi collegamenti ad alta velocità fermi o in ritardo fino a 360 minuti dimostra ancora una volta la fragilità del sistema". "Oggi migliaia di viaggiatori sono stati coinvolti nei pesanti disservizi che hanno colpito la circolazione ferroviaria",  spiega il presidente Gabriele Melluso. "Da tempo chiediamo un piano straordinario per ridurre i problemi sulla rete e limitare disagi che purtroppo si verificano con eccessiva frequenza. Ma ciò che più di tutto serve è un salto di qualità nelle politiche di tutela del viaggiatore. Bisogna elevare il Customer Care oltre lo smart refund, superando i semplici rimborsi automatici o i bonus compensativi, che non sono più adeguati a rispondere all'entità dei danni subiti dai passeggeri. È necessario introdurre indennizzi automatici, commisurati al reale disagio patito, come già avviene nel trasporto aereo, così da garantire un risarcimento equo e immediato a chi ha visto compromessi tempo, impegni e serenità di viaggio. Solo così si potrà ristabilire un rapporto di fiducia tra viaggiatori e servizio ferroviario". 

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