La presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica si sono recati questa mattina all'Auditorium della Tecnica, a Roma, per partecipare alla VII Conferenza nazionale sulle dipendenze. “La tragedia delle dipendenze richiede un impegno consapevole, un impegno costante nella determinazione, richiede anche un impegno corale”, ha detto Mattarella. "Dal 2024 al 2025 l'investimento economico contro le dipendenze è raddoppiato”, ha dichiarato Meloni
Aperta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze. Ad aprire la sessione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha sottolineato la necessità di “un impegno consapevole, un impegno costante nella determinazione e anche un impegno corale” per combattere la tragedia delle dipendenze che è anche la “tragedia delle vite distrutte dalla perversa presenza della criminalità organizzata”. Nel suo discorso il capo dello Stato ha ribadito che “nessuno si troverà solo" perché l'impegno per combattere la droga è "un fronte di libertà". Poi ha aggiunto: "L'accurata preparazione di questa conferenza sulle dipendenze ha consentito di raccogliere esperienze, riflessioni, opinioni e proposte da riversare nei lavori di questi due giorni e ha reso possibile l'importante e significativa ampiezza dei fronti inclusi nella strategia di contrasto alle dipendenze e di recupero".
Meloni: “Servono risposte coraggiose, concrete e lungimiranti"
Dopo Mattarella ha preso la parola Giorgia Meloni che, come prima cosa, ha voluto esprimere “un sentito ringraziamento al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché chiaramente la sua presenza testimonia più di quella di chiunque altro che l'impegno delle istituzioni è corale, per liberare chi è caduto nel giogo della dipendenza e per costruire percorsi efficaci di cura e riabilitazione". Nel suo discorso la premier ha sottolineato che "le vecchie dipendenze si sovrappongono e intrecciano a nuove generando fragilità e problemi spesso sconosciuti in passato, e questa realtà complessa richiede risposte coraggiose, concrete e lungimiranti". Poi ha aggiunto: "Nessuno sarà solo, nessun ragazzo, nessun genitore, nessun volontario sarà abbandonato a se stesso. Ci sono sfide che definiscono chi vogliamo essere, siamo capaci di riconoscere quelle sfide che vale la pena combattere, riconosciamo questo impegno solenne e lo manterremo". Giorgia Meloni ha concluso il suo intervento citando "il poeta Davide Rondoni: ha ricordato alle istituzioni che questo meraviglioso e duro Paese è chiamato ad affrontare sfide profonde che sfuggono a una lettura economicistica della realtà. Credo che abbia ragione". La conferenza sulle dipendenze, ha continuato la premier, “non è un semplice adempimento di legge, ma è l'occasione per dimostrare che droga e dipendenze non avranno l'ultima parola".
Investimenti del governo contro le dipendenze
"Dal 2024 al 2025 l'investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro, una cifra mai stata disponibile in passato: sono chiaramente risorse decisive per sciogliere nodi che si trascinavano da molto tempo ma che dovevano essere affrontati". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni spiegando che per dare risposte serve "l'umiltà di confrontarsi e di chiedere aiuto a chi è quotidianamente immerso in quella realtà" ma che "il governo come prima cosa deve mettere a disposizione gli strumenti". La premier ha sottolineato le risorse per "il tema della mobilità: oggi con un fondo di 15 milioni di euro garantiamo finalmente a una persona che risiede a Roma, ma che magari sceglie come ideale per il suo percorso una comunità che si trova in Veneto, di poterla finalmente raggiungere. Abbiamo destinato 30 milioni di euro all'assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale nei servizi pubblici per le dipendenze, assicurando così un intervento strutturale che garantisce forze aggiuntive per la cura e per il recupero". Poi ha aggiunto: "C'è il fondo contro le ludopatie, e ci sono quelli per i programmi di prevenzione e recupero. Abbiamo vincolato queste risorse alle loro specifiche destinazioni per evitare distrazioni improprie e abbiamo rafforzato gli organismi che verificano che ciò avvenga".
Lotta al narcotraffico
Nella lotta al narcotraffico "l'Italia rappresenta un'eccellenza assoluta", ha detto Meloni sottolineando che "non poche nazioni guardano al nostro modello, non poche nazioni ricevono il nostro supporto sia in termini di soluzioni normative, sia in termini di concreta collaborazione investigativa e giudiziaria, dando vita a una cooperazione che in diversi contesti, particolarmente nei paesi dell'America Latina, dimostra grande efficacia". L'Italia inoltre, ha detto Meloni, è "tra le prime nazioni al mondo ad aver elaborato un piano nazionale di prevenzione della diffusione illegale o impropria del fentanyl e degli oppioidi sintetici, è una strategia che coinvolge numerose istituzioni, che ha elevato al massimo livello l'attenzione e gli strumenti di prevenzione per arginare la diffusione di sostanze pericolosissime che in altre nazioni, ad esempio negli Stati Uniti, hanno generato e stanno generando una vera e propria epidemia che sta condannando a morte decine di migliaia di persone".
Gli altri interventi: messaggio anche da Papa Leone
Sono previsti anche gli interventi del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, di Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia, dei presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e di Ghada Waly, direttore esecutivo dell'Ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine. In prima fila in platea ci sono, tra gli altri, i ministri Matteo Piantedosi (Interno), Paolo Zangrillo (Pubblica amministrazione), Elvira Calderone (Lavoro), Nello Musumeci (Sud), Eugenia Roccella (Famiglia), Elisabetta Casellati (Riforme istituzionali), oltre ai deputati Giovanni Donzelli (FdI) e Riccardo Magi (+Europa), seduti uno accanto all'altro, Francesco Boccia (Pd), Chiara Colosimo (FdI). Inviato un messaggio anche da Papa Leone XIV.