Marco Veronese ucciso a coltellate a Collegno, l'uomo fermato ha confessato

Cronaca

 Svolta nelle indagini per l'omicidio dell'imprenditore di 39 anni ucciso nella notte tra il 22 e il 23 ottobre a Collegno, nel Torinese. Il sospettato era stato fermato nella giornata di lunedì 3 novembre: sarebbe il fidanzato dell'ex moglie della vittima

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Ha confessato il quarantenne fermato ieri per l'omicidio di Marco Veronese (CHI ERA), ucciso nella notte tra il 22 e il 23 ottobre a Collegno, nel Torinese. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il presunto assassino è arrivato sul luogo del delitto utilizzando un veicolo il cui itinerario è stato seguito attraverso le immagini delle centinaia di sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati. L'uomo, che aveva un legame sentimentale con l'ex moglie della vittima, è stato incastrato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e dai tabulati telefonici.
  

Chi è il fermato

L’uomo che ha confessato l'omicidio di Marco Veronese è stato rintracciato ieri pomeriggio, 3 novembre, nel suo appartamento dove i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione che si è protratta fino a tarda sera. Il presunto aggressore, classe 1976, è quindi stato portato in procura per essere interrogato e qui ha confessato l’accaduto. Secondo quando si è appreso all’origine dell’aggressione ci sarebbero stati dissidi della vittima con la ex per l’ affidamento dei figli. Dopo il fermo l’uomo è stato portato in carcere a Torino. 

©Ansa

L’imprenditore colpito a morte a Collegno

Grazie alle immagini e ai dati dei tabulati telefonici e delle celle lungo il percorso è stato possibile individuare l'uomo, che, a quanto si apprende dalla procura di Torino guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, era legato sentimentalmente all'ex compagna della vittima. L'omicidio di Marco Veronese si era consumato intorno all'1.30 in via Sabotino, all'angolo con corso Francia: un uomo incappucciato, secondo quanto riferito da una testimone oculare, ha colpito la vittima più di dieci volte con un coltello, provocandone la morte sul posto. Veronese, titolare di una ditta di sistemi di allarme e videosorveglianza, viveva a Collegno, a casa dei genitori, dove era tornato dopo la separazione, a pochi metri dal luogo in cui è stato ucciso. 

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