Parma, cori fascisti nella sede di Fratelli d'Italia: la Procura apre un fascicolo

Cronaca
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Invocazioni al duce dalla sede di Borgo del Parmigianino. Il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale ha disposto il commissariamento della sezione di Parma. Il sindaco Guerra: “Squallida propaganda”. Il Pd: “Chissà se questa volta da Meloni arriverà una condanna”. Rampelli: "Condannare estremismi ma non strumentalizzare". Alle 18 si terrà un presidio di protesta a pochi metri dalla sede di FdI

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Un video, che sta facendo il giro del web, mostra un gruppo di giovani che intona cori fascisti e inni al Duce nella sede di Fratelli d’Italia a Parma, utilizzata anche da Gioventù Nazionale. Le immagini, che stanno generando forti polemiche, risalirebbero alla sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. Immediata la reazione del sindaco Michele Guerra, che parla di “squallida propaganda”, e del Partito democratico che chiede l’intervento di Meloni. Lo stesso coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna ha annunciato “in accordo con i vertici nazionali del movimento” il “commissariamento immediato della federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma per motivi di incompatibilità politica”, precisando che “si procederà quanto prima alla nomina di un commissario”. La Procura di Parma ha aperto un fascicolo. "Si tratta di un modello 45, non c'è ancora un reato ipotizzato - spiega all'ANSA il procuratore capo Alfonso D'Avino - siamo ancora nella fase esplorativa sulla base delle notizie apprese dalla stampa". Sulla vicenda indaga la Digos della questura di Parma. "Ora bisogna verificare se il fatto sia vero e accertare se possa trasformarsi in una notizia di reato". In questa fase non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. 

Il filmato 

Il video è stato registrato nei locali di Borgo del Parmigianino, nel centro della città emiliana. I presenti cantano il brano “Me ne frego”, con versi come "Se il sol dell'avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il tricolore! Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man!". Poi si sente: "Duce, Duce". 

Le reazioni politiche, Schlein: "Meloni tacerà anche questa volta?"

Il segretario regionale del Partito democratico, Luigi Tosiani, ha espresso indignazione, parlando di “vergogna e sdegno”. "A Parma, dentro e fuori la sede di Fdi e gioventù nazionale, in pieno centro, si inneggia al fascismo e al duce con orgoglio. Proviamo vergogna e sdegno pensando ai valori della nostra Emilia-Romagna, a chi ha combattuto ed è morto per liberare il nostro Paese. Chissà se la Presidente Meloni questa volta condannerà le azioni della migliore gioventù italiana. Abbiamo poche speranze al riguardo", ha commentato Tosiani. "È molto grave. Aspettiamo di sentire una presa di distanza dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. O forse tacerà anche questa volta? Chissà”, ha commentato la segretaria nazionale Pd, Elly Schlein, a margine di una iniziativa questa mattina al Comune di Fisciano (Salerno). "Questa volta la matrice è chiara: giovani inneggiano al duce in una sede di FdI. Per questo chiediamo alla premier Meloni di condannare senza esitazione un episodio grave che offende una città e la storia di un paese”, hanno sottolineato in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo del Pd in Parlmento, per poi aggiungere: “Meloni dovrebbe ricordare ai suoi, soprattutto ai più giovani, che governa democraticamente eletta perché qualcuno combatté il fascismo anche a costo della vita. E dovrebbe ricordare ai suoi giovani, di cui va tanto fiera, che la Costituzione su cui ha giurato è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo”. Anche Sandro Ruotolo, della segreteria Pd ed europarlamentare, ha chiesto l’intervento di Meloni. "A Parma, nella sede di Fratelli d'Italia, nella ricorrenza della Marcia su Roma, si inneggia al Duce, si cantano cori fascisti. Allora, ricordiamolo: quella fiamma nel simbolo di Fratelli d'Italia non è solo un richiamo grafico, è un'eredità. E dietro il tentativo di 'ripulitura' di una destra che vuole stare nei salotti della democrazia, riaffiora sempre la verità: le radici non mentono. E quindi, Presidente Meloni, che fa stavolta? Tace o condanna? Prende provvedimenti verso i suoi militanti, oppure fa finta di nulla come sempre?”, ha riferito Ruotolo. Sull'accaduto è intervenuto anche il sindaco Michele Guerra: "I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagandano nella sede di Fratelli d'Italia, dove si inneggia al Duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi. Parma non accetterà né ora né mai squallida propaganda di un tempo passato e orrendo. Non lo ha fatto da 80 anni a questa parte, non lo farà nemmeno adesso". Parole di condanna sono arrivate anche dal M5S. "Come Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, esprimiamo la nostra più ferma condanna per quanto avvenuto nella sede di Fratelli d'Italia a Parma, dove giovani militanti hanno intonato cori fascisti e inneggiato al Duce proprio nel giorno dell'anniversario della marcia su Roma. È un fatto di una gravità inaudita, che offende la memoria democratica e la dignità della nostra regione. Parma è città Medaglia d'Oro della Resistenza, simbolo dell'Italia che si è liberata dal nazifascismo: sentirvi risuonare inni al regime è una vergogna che riporta l'orologio della storia indietro di ottant'anni. Chiediamo che le autorità competenti accertino rapidamente le responsabilità. Se un partito di governo tollera simili episodi nei propri locali, deve interrogarsi sulla propria connivenza morale con chi calpesta la Costituzione e i valori antifascisti su cui si fonda la Repubblica. L'Emilia-Romagna è, e resterà sempre, terra di Resistenza, di libertà e di civiltà democratica", hanno riferito in una nota i coordinatori regionali del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, Marco Croatti e Gabriele Lanzi.

 

Rampelli: "Condannare estremismi ma non strumentalizzare"

 

"Quanto accaduto a Parma è grave e infatti i dirigenti di Gioventù Nazionale avevano provveduto a commissariare la sezione di Parma ben prima che il video diventasse virale. La destra, Fratelli d'Italia in primis, ha superato da molto tempo l'epoca dei nostalgismi e degli estremismi, tanto cari invece alla sinistra. E ogni episodio che si richiami al ventennio fascista o a posture violente viene sanzionato in tempo reale", ha dichiarato in un comunicato stampa il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. "L'esatto opposto di quanto fa la sinistra. Strumentalizza episodi che non hanno alcuna rilevanza politica è da meschini. La sinistra si preoccupi con altrettanta severità e serietà di intervenire sui suoi ragazzi che, oltre ai cori di morte, oltre a inneggiare alle Brigate Rosse nel silenzio complice dei media, impediscono a chi coltiva pensieri diversi di esprimerli e vanno in giro a volto coperto a seminare panico e distruzione aggredendo le forze dell'ordine", ha concluso. 

Donzelli: “Parma? Da noi chi sbaglia paga, a sinistra non so”

 

"Da noi, chi sbaglia paga. A sinistra non so. Gioventù nazionale aveva provveduto a commissariare la federazione di Parma autonomamente e ben prima che il video venisse pubblicato e circolasse sui media. Da noi non c'è spazio per la nostalgia dei totalitarismi”, ha riferito in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli. “La sinistra come sempre cerca di montare una polemica priva di senso: i ragazzi di GN erano intervenuti subito, non c'era bisogno che del fatto si accorgessero gli autoproclamati 'tutori della democrazia'. Non abbiamo invece visto tutta questa solerzia a sinistra nell'intervenire sui circoli in cui i Giovani democratici indossano magliette inneggianti alle Brigate rosse, come accaduto a Vasto, nel condannare gli studenti di sinistra che negli atenei impediscono di parlare a chi non la pensa come loro, o prendere le distanze da chi, nelle piazze Pro Pal, inneggia ripetutamente all'antisemitismo. Nemmeno quando nella stessa Parma i primi di ottobre due assessori e due consiglieri comunali, con la scusa della Palestina, addirittura presenziavano all'occupazione violenta dei binari della stazione. Aspettiamo fiduciosi”, ha concluso.  

 

Presidio di protesta nel pomeriggio a Parma

 

Il collettivo antagonista cittadino Azione Antifascista ha indetto una manifestazione di protesta alle 18 proprio in Borgo del Parmigianino a pochi metri dalla sede locale di Fdi. Oltre alle polemiche sul fronte politico sale la tensione: “Inaccettabili cori e canti inneggianti esplicitamente al fascismo si sono diffusi dalla sede cittadina di Fratelli d'Italia, partito al governo, le bestie nazifasciste non si nascondono più”, recita il volantino diffuso dagli organizzatori.

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