Benetton, storico sciopero dei dipendenti contro i tagli: non accadeva da più di 30 anni

Cronaca
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Per la prima volta da più di 30 anni, si è registrato uno sciopero di due ore che, nel primo turno del mattino, ha visto l'adesione di circa 350 lavoratori per protestare contro la decisione unilaterale dell’azienda di portare al 90% i contratti di solidarietà di 80 lavoratori fino alla fine di dicembre

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Primo sciopero alla Benetton dopo 30 anni. Circa 300 lavoratori dell’azienda di Ponzano Veneto (Treviso) sono scesi in agitazione con un presidio dinanzi ai cancelli della fabbrica di Castrette di Villorba, nel trevigiano, per protestare contro la decisione unilaterale dell’azienda di portare al 90% i contratti di solidarietà di 80 lavoratori fino alla fine di dicembre. I lavoratori ieri si sono astenuti dal lavoro per due ore a ogni inizio turno.

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  Protesta contro solidarietà a 90% per 80 addetti 

Alla base della protesta, che si è concretizzata con un sit in nel piazzale dello stabilimento, poi spostato all'esterno ai bordi della strada provinciale "Postumia" per incontrare la stampa, vi è un'inaspettata applicazione di contratti di solidarietà del 90% in capo a 80 lavoratori. In sostanza si tratta di dipendenti che si troveranno a lavorare una sola giornata ogni dieci e che sono stati informati della decisione direttamente dall'azienda attraverso una e-mail con effetto praticamente immediato. L'assenza di un confronto, più che la pesantezza della misura, è l'elemento che ha provocato l'organizzazione della protesta con la richiesta all'amministratore delegato, Claudio Sforza, di incontrare le rappresentanze sindacali al più presto. Questo sia per conoscere il piano industriale, fino ad oggi ritenuto non dettagliato a sufficienza, sia, soprattutto, per convertire l'ammortizzatore sociale così imposto in una misura che spalmi il sacrificio necessario sull'intero organico. 

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I sindacati

I segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Massimo Messina, Rudy Roffarè e Francesca Mazzoli, hanno spiegato di non ritenersi contrari all'utilizzo in sé del particolare ammortizzatore sociale - peraltro in vigore fino al 31 dicembre in base ad uno schema approvato ad inizio anno - ma di ritenere inaccettabile che il nuovo provvedimento sia intervenuto senza una preventiva consultazione tra le parti. Senza un criterio di rotazione tra tutti, hanno sottolineato, è poi "una scelta che pare orientata soprattutto a dividere il fronte dei lavoratori".

 L’azienda

Nei mesi scorsi, anche grazie ad incentivi all'esodo e strumenti di accompagnamento alla pensione, erano già uscite dall'organico circa 400 persone, ma ora, riferiscono ancora i rappresentanti dei lavoratori, pure il meccanismo delle buonuscite per dimissioni volontarie è stato sospeso. Nel primo semestre Benetton Group ha registrato ricavi per 279 milioni contro i 296 dell'anno prima, con perdite che comunque sono scese a 37 milioni dai 66,5 di gennaio-giugno 2024. Nei conti si nota però un pesante taglio dei costi per il personale, passati nel periodo dai 67,2 della prima metà dello scorso anno ai 51,5 milioni del primo semestre 2025.  

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