Lo storico commercialista della famiglia Agnelli - la cui figura di presidente della Juventus non ha nulla a che vedere con questa vicenda - ha proposto di patteggiare una multa di 73mila euro senza pene accessorie. Il suo legale ha chiesto al giudice di ridisegnare il capo d'accusa su una ipotesi di falso. Per John Elkann è stata invece ufficializzata al tribunale di Torino la richiesta di svolgere un periodo di "messa alla prova" per chiudere il processo per frode fiscale su uno dei rivoli dell'eredità Agnelli
Nuovo capitolo nella vicenda dell'eredità della famiglia Agnelli. Gianluca Ferrero, storico commercialista degli Agnelli, ha proposto un patteggiamento per una multa senza pene accessorie, con la richiesta al giudice di cambiare il capo d'accusa su una ipotesi di falso.
Per John Elkann, invece, la richiesta di svolgere un periodo di "messa alla prova" è stata ufficializzata al tribunale di Torino. L'iniziativa ha come obiettivo la chiusura del processo per frode fiscale su uno dei rivoli dell'eredità Agnelli. L'imprenditore, attraverso i suoi legali, si è impegnato a lavorare per dieci mesi come tutor e come docente, alla cadenza di 30 ore ogni trenta giorni, nell'ufficio pastorale giovanile Maria Ausiliatrice, struttura di pertinenza dei salesiani. In caso di esito positivo il procedimento si dissolverà per "estinzione del reato". La pratica, adesso, è nelle mani di un giudice, che ha disposto un rinvio al 28 novembre.
La richiesta di patteggiamento
Come detto in precedenza, poco prima dei legali di Elkann si sono presentati a Palazzo di giustizia gli avvocati di Gianluca Ferrero, storico commercialista della famiglia Agnelli, indagato nel medesimo fascicolo. Il professionista (la cui figura di presidente della Juventus non ha nulla a che vedere con questa vicenda) ha proposto di patteggiare una multa di 73mila euro senza pene accessorie. Il suo legale, inoltre, ha chiesto al giudice di ridisegnare il capo d'accusa su una ipotesi di falso. La circostanza riguarda un documento del 2021 sulla composizione di Dicembre, la cassaforte che controlla tutte le società del gruppo. E quindi potrebbe avere un peso sulla causa civile che Margherita Agnelli (madre di John, Lapo e Ginevra Elkann) ha avviato intorno all'asse ereditario. Anche in questo caso il giudice si è riservato la decisione. Ma sia sulla "messa alla prova" di John sia sul patteggiamento di Ferrero la procura si è già detta d'accordo.
Per i Pm sarebbe frode al fisco
Secondo i pubblici ministeri si deve parlare di frode al fisco perché, per evitare il pagamento dei tributi da parte di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli e nonna degli Elkann, fu creata una residenza fittizia della donna in Svizzera (i magistrati conteggiano redditi non dichiarati a fini Irpef per 248 milioni e una massa ereditaria non sottoposta a tassazione per un miliardo). A meno di clamorosi colpi di scena non sarà una sentenza della giustizia penale a confermare o smentire questa tesi. Sarà necessario attendere l'esito del procedimento civile. In ogni caso, prima di chiedere la "messa alla prova" Elkann ha sanato ogni pendenza con l'Agenzia delle Entrate versando 183 milioni. Ed è per questo che i pm hanno dato parere favorevole.