Vallecrosia, sindaco contro algoritmo Google: Fa fuggire turisti, cambiamo nome al Comune
CronacaSecondo il primo cittadino Fabio Perri il nome attuale trae in inganno l’algoritmo di Google che non identifica Vallecrosia tra le mete marittime da proporre ai turisti, andando così a favorire sempre altre località. Il cambio di nome in “Vallecrosia al mare” è stato approvato dal consiglio comunale e dalla Regione: ora la palla passa ai cittadini chiamati a votare al referendum
Vallecrosia è un piccolo comune di mare della riviera ligure, in provincia di Imperia. Nonostante le sue spiagge e l’acqua azzurra, i turisti lo ignorano preferendo le vicine Bordighera e Ventimiglia. Perché? Secondo il sindaco del comune, Fabio Perri, è colpa di Google e del suo algoritmo che favorisce alcune località e non inserisce Vallecrosia tra le mete di mare della Liguria. È iniziata così la lotta contro Google del primo cittadino che, per ovviare al problema, ha proposto di cambiare nome al comune: trasformarlo in “Vallecrosia al mare” permetterebbe all’algoritmo di identificare il paese come meta, appunto, di mare e di proporlo nelle ricerche dei potenziali turisti.
La proposta del sindaco
“Il nostro nome trae in inganno gli algoritmi e finiamo esclusi dalle ricerche legate al mare. Con il nuovo nome vogliamo farci trovare anche online”. Così il sindaco di Vallecrosia Fabio Perri ha spiegato la sua idea in un’intervista a Repubblica. “Abbiamo condotto studi di mercato - ha sottolineato poi il vicesindaco del comune, Cristian Quesada -che confermano la scarsa presenza di Vallecrosia nei motori di ricerca turistici. Il cambio di nome è solo il primo passo di un piano di sviluppo sostenibile e di valorizzazione del territorio. Nel bilancio 2026 abbiamo triplicato le risorse destinate al turismo”.
Ok del consiglio comunale
Nella seduta del 15 ottobre, il consiglio comunale ha dato il via libera alla proposta di cambio di nome avanzata da Perri. Anche la Regione Liguria ha già dato parere favorevole: il prossimo passo è quindi un referendum che deve vedere la partecipazione di almeno il 30% degli aventi diritto. Con il sì degli elettori, il cambio di nome diventerà effettivo.