Come spiegato dall’avvocato, dal momento in cui è stata aperta a Brescia l’inchiesta contro l’ex procuratore di Pavia, accusato per corruzione in merito all’archiviazione delle indagini su Sempio, tutte le altre indagini connesse dovrebbero essere trasmesse al nuovo tribunale
L’inchiesta su Andrea Sempio, attualmente nelle mani della Procura di Pavia, dovrebbe essere spostata a Brescia. A sostenerlo è Domenico Aiello, avvocato difensore dell'ex procuratore pavese Mario Venditti, iscritto dalla procura bresciana per corruzione in atti giudiziari in merito alla prima archiviazione a carico di Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Il legale ha avvalorato la sua richiesta spiegando che "una volta che un'attività di indagine compiuta nel nuovo procedimento pavese contro Andrea Sempio ha determinato l'acquisizione di una notizia di reato su un magistrato e giustamente sono stati trasmessi gli atti alla procura competente di Brescia, questa attività di trasmissione degli atti ha un effetto trascinamento su tutte le indagini connesse". L'inchiesta su Sempio "è il contenitore nell'ambito della quale è stata rinvenuta la prova di un'ipotesi corruttiva, quindi - ha aggiunto Aiello - è evidente che non si può selezione una parte dell'indagine da mandare a una da non mandare. È tutto connesso, la nuova indagine su Sempio è connessa all'attività che Pavia ha trasmesso a Brescia".
Legale: "Aggressione ingiustificata contro Venditti"
Il legale di Venditti, Aiello, ha fatto sapere che l’ex procuratore di Pavia martedì 14 ottobre sarà presente in Aula per l'udienza davanti al tribunale del Riesame di Brescia dove si discuterà la sua istanza di revoca del provvedimento di perquisizione sequestro dei telefoni e dei device eseguito il 26 settembre scorso. "Il mio assistito - ha detto il difensore ai giornalisti parlando della nuova svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco del 2007 - ha visto un'aggressione ingiustificata al proprio patrimonio professionale, al proprio patrimonio di valori e di certezze costruito con lavoro di anni e alla sua dignità. L'equazione 'Venditti corrotto uguale ad assassino innocente e nuovo colpevole' è un'eresia, fantascienza, blasfemia". E ha insistito: "Si è iscritto nel registro degli indagati un magistrato senza prove certe. Il sequestro dei suoi apparati è avvenuto senza i criteri di estrazione dei dati, senza parole chiave".
Venditti tra gli indagati
Mario Venditti, all’epoca dell’uccisione di Chiara Poggi procuratore aggiunto di Pavia, è stato iscritto dalla Procura di Brescia nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Venditti, infatti, avrebbe ricevuto 20/30mila euro dalla famiglia di Andrea Sempio nel 2017 per favorire l'archiviazione dell'indagine. Secondo la pm, Claudia Moregola, ed il procuratore capo, Francesco Prete, il magistrato sarebbe stato corrotto per scagionare Sempio, già indagato una prima volta dopo il delitto in quanto indicato in un esposto dei legali di Alberto Stasi come possibile autore alternativo dell’omicidio.