Reati sui minori, in Italia 7200 casi nel 2024. I dati nel Dossier Indifesa

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In aumento i reati connessi al digitale: pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. I dati sono stati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale e riportati nell'ultimo Dossier Indifesa della Fondazione Terre des Hommes

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In vista della Giornata Internazionale delle bambine dell'11 ottobre, la Fondazione Terre des Hommes ha pubblicato l'ultimo "Dossier Indifesa" dove, tra gli altri, sono riportati i dati raccolti dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale sui reati commessi in Italia a danno di minori. Nel 2024 i reati segnalati sono stati 7204 con 252 casi in più rispetto al 2023 (+4%). L'aumento su base decennale è del +35%. 

Reati su minori: bambine e ragazze le più colpite

Dai dati si evince che più del 60% delle vittime è di sesso femminile. Le bambine e le adolescenti vittime di reati su minori sono aumentate del 2% rispetto al 2023 quando erano il 61% su un totale di 6.952 reati. Nei reati a sfondo sessuale invece, la sproporzione si fa sentire in maniera più evidente - viene fatto notare - con punte dell'88% di vittime femminili per il reato di violenza sessuale, dell'86% per la violenza sessuale aggravata e dell'85% per gli atti sessuali con minorenni. "Il fenomeno dei reati in danno dei minori, in ogni loro forma, è molto complesso. Occorre porre la massima attenzione non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche ai più piccoli segnali indicatori di violenza " avverte il generale Antonio Basilicata, direttore del Servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale. "Di strategica rilevanza risultano essere anche l'accoglienza e il supporto alle vittime nonchè la realizzazione di campagne informative volte ad accrescere la consapevolezza di tutti e a rimuovere gli ostacoli socio-culturali in cui la violenza trova terreno fertile".

 

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I dati sui reati a sfondo sessuale

Nel 2024, per la prima volta, i casi di violenza sessuale non aumentano - il numero assoluto, 912, è identico a quello del 2023 - ma tale fattispecie di reato rimane, tra quelli a sfondo sessuale, quello con più casi. Le violenze sessuali aggravate vedono, invece, un leggerissimo aumento sull'anno precedente, del'1%, ma che diventa del 75% se si confronta con il dato di dieci anni prima. Gli atti sessuali con minorenne, invece, segnano un aumento del 15% su base annua. Anche nei reati ascrivibili al digitale è netta la prevalenza di vittime femminili: 86% nella detenzione di materiale pedopornografico e 74% nella pornografia minorile. Tra i reati a sfondo sessuale, l'unico che, per la prima volta, presenta una parità di genere tra le vittime è quello di prostituzione minorile, che vede anche un calo sia a livello annuo (-7%) sia a livello decennale (-64%).

 

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In aumento i maltrattamenti familiari 

I reati più frequenti rimangono quelli che avvengono all'interno del nucleo familiare. I casi nel 2024 sono arrivati a sfiorare quota 3.000 vittime: per la precisione sono stati 2.975, "con un aumento del 5% su base annua e una crescita del 101% (un raddoppio), su base decennale". Anche qui c'è una leggera prevalenza di vittime femminili (il 53%). L'abbandono di minore aumenta, invece, in un anno, del 2%, arrivando a un numero assoluto di 577 casi. 

 

Omicidio con vittime minorenni

Nel 2024 in Italia gli omicidi volontari con vittime minorenni hanno visto un inatteso aumento: dopo anni di costante diminuzione, coerente con il calo generale degli omicidi, si è arrivati a 21 casi, con un aumento del 75% rispetto ai 12 del 2023. Questo è quanto emerge dai dati elaborati dalla direzione centrale della polizia criminale e diffusi dalla Fondazione in occasione dell'ultimo dossier "La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo" 2025. "Nonostante numeri assoluti molto più bassi delle altre fattispecie di reati, è un dato che desta molta apprensione", rileva Terre des Hommes, sottolineando come l'omicidio volontario sia "uno dei reati che ha una componente con netta prevalenza maschile con il 76% dei casi che vede come vittime bambini e ragazzi". 

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Il commento di Fondazione Terres des Hommes

"I dati sui reati a danno di minorenni di quest'anno sembrano, purtroppo, mostrare una maggiore fragilità del tessuto sociale - rileva Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes - un allentamento dei vincoli morali fino alla rottura di alcuni tabù sociali e un crescente ritorno di fiamma di quella cultura patriarcale che, lungi dall'essere sconfitta in questo Paese, sembra piuttosto riappropriarsi di spazi di legittimità sociale che sono poi lo stesso luogo di coltura della violenza di genere e nei confronti dei minorenni. Servono azioni rapide, concertate e integrate, che agiscano in maniera organica sia sugli aspetti culturali che su quelli normativi di contrasto alla violenza e alla violenza di genere". 

Sport4Rights, lo sport come luogo di prevenzione e rispetto

Di fronte a dati così preoccupanti sulla violenza a danno di minori, Terre des Hommes rilancia il valore dello sport con il progetto Sport4Rights.  Co-progettato insieme a Fondazione EOS - Edison Orizzonte Sociale e Specchio Magico, Sport4Rights promuove il benessere, la sicurezza e l'inclusività dei minorenni nel contesto sportivo, mirando a prevenire violenze, discriminazioni e maltrattamenti con azioni integrate sui territori e online.  Attraverso una piattaforma di e-learning accessibile e innovativa basata sull'intelligenza artificiale e supervisionata da un team di esperti, il progetto, per la prima volta in assoluto, fornirà alle società sportive, allenatori, educatori, giuristi, psicologi e altri professionisti del settore attività di formazione e sensibilizzazione su Tutela dei minorenni e sul benessere dei bambini e delle bambine nello sport a livello nazionale.  Ad oggi sono circa 20 le realtà sportive pioniere già formate dai promotori del progetto e il primo corso innovativo assistito dall'AI sulla Tutela Minorenni nello sport sarà pubblicato sulla piattaforma di Sport4Rights nel mese di novembre. "Con Sport4Rights vogliamo generare un cambiamento culturale profondo, coinvolgendo l'intera comunità educante affinché la tutela dei diritti dei minori nello sport diventi una responsabilità condivisa. È un investimento che guarda lontano: ogni campo, ogni palestra, ogni spogliatoio deve diventare un luogo in cui i nostri giovani possano crescere liberi, in un ambiente che custodisce e tutela i loro diritti, la loro salute, le loro relazioni e il loro futuro", dice Francesca Magliulo, Direttrice Fondazione EOS.

 

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