Antonio Del Pennino, morto ex vicesindaco di Milano e storico esponente dei Repubblicani
CronacaDeputato alla Camera per il Partito Repubblicano Italiano dal 1972 al 1994, ha ricoperto il ruolo di Presidente del Gruppo parlamentare repubblicano dal 1987 al 1992 e ha rivestito la carica di Senatore dal 2001. Oltre alla carriera politca - che ha lasciato nel 2013 - di suo grande interesse anche quella giornalistica. L'ex parlamentare, che aveva 86 anni, è infatti stato anche editorialista per iI Riformista
L'ex parlamentare e dirigente del Partito repubblicano si è spento all'età di 86 anni. Antonio del Pennino, nato e cresciuto a Milano, è entrato in politica quando aveva poco più di vent'anni. Già nei primi anni Sessanta, infatti, è diventato segretario cittadino del Partito Repubblicano Italiano della città meneghina.
Dagli studi alla carriera
Laureato in giurisprudenza negli anni Cinquanta, dopo essere diventato segretario del Partito Repubblicano Italiano della città, è stato eletto Consigliere Comunale nel giugno del 1970 - carica che ha ricoperto anche dal 1985 al 1990 - ed è stato Capogruppo del PRI al Consiglio Comunale fino al giugno del 1975. Per tre anni è stato vicesindaco di Milano (1982-1985) oltre che assessore alle aziende municipalizzate, la delega che le era stata affidata la prima volta che ha varcato le porte di Palazzo Marino. Del Pennino ha partecipato alla giunta del sindaco socialista Carlo Tognoli nella coalizione del Pentapartito - composta da Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano, Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Repubblicano Italiano e Partito Liberale Italiano - ma, in seguito alla decisione assunta da Tognoli di nominare una nuova giunta che avrebbe incluso esponenti del Partito Comunista Italiano e della Federazione dei Verdi, Del Pennino presentò le sue dimissioni. Deputato alla Camera per il Pri dal 1972 al 1994, ha ricoperto il ruolo di Presidente del Gruppo parlamentare repubblicano dal 1987 al 1992 e ha rivestito la carica di Senatore dal 2001. Oltre alla carriera politca - che ha lasciato nel 2013 - di grande interesse anche quella giornalistica. L'ex parlamentare è infatti stato anche editorialista per Il Riformista.