L'imprenditore è sotto inchiesta per tentata estorsione. In particolare, all'attore era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto e il mittente ignoto l'avvisava che certe conversazioni intime con una modella potevano essere diffuse. Nelle scorse settimane il cellulare del 29enne pr milanese era stato sequestrato dalla polizia postale dopo la denuncia di Bova
Nell'ambito dell'indagine su audio rubati all'attore Raoul Bova, la Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati il pr Federico Monzino. Nel procedimento si ipotizza il reato di tentata estorsione. Proprio oggi Bova è stato sentito a piazzale Clodio dai pm come parte offesa sul caso.
Audio diffusi senza consenso
Gli audio, diffusi senza consenso, riguardano una conversazione privata via chat tra l'attore e una modella. Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social. La vicenda era iniziata quando sul telefono dell'attore era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto in cui un mittente ignoto lo aveva avvisato che gli audio potevano essere diffuse per danneggiarlo. Su mandato dei pm nelle scorse settimane il cellulare di Monzino era stato sequestrato dagli investigatori.