I turisti sono caduti nella trappola nella settimana di Ferragosto, quando hanno prenotato un appartamento per sei notti a poco più di 600 euro per un trilocale in una via del centro marittimo. la truffa è stata denunciata da quattro ragazzi di Pieve di Soligo, in provincia di Treviso
Sono più di 40 le persone che, la settimana di Ferragosto, sono cadute vittima di una truffa a Jesolo. I turisti, per trascorrere la settimana centrale di agosto, avevano prenotato su Booking un trilocale per sei notti nel centro di Jesolo a poco più di 600 euro, peccato che la casa fosse inesistente. A raccontare quanto accaduto sono stati quattro ragazzi di Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, che hanno denunciato l’accaduto alla polizia locale di Jesolo facendo emergere un raggiro costato caro a decine di ignari turisti.
Cosa è successo
Come hanno raccontato i ragazzi ai quotidiani locali, l’annuncio compariva tra quelli disponibili sulla piattaforma di Booking e aveva un buon prezzo considerando la settimana di Ferragosto e che i giovani si erano mossi a prenotare con poche settimane di anticipo. Al momento della prenotazioni, i ragazzi hanno contattato il numero indicato, hanno parlato con tale Alessandra che diceva di essere la proprietaria e hanno concordato il pagamento dell’appartamento fuori da Booking, quindi senza intermediari. Una pratica comune per chi non vuole pagare le commissioni imposte dalla piattaforma. La proprietaria ha chiesto un acconto (pari alla metà del costo totale) che i giovani hanno pagato tramite bonifico e ha dato loro l’indirizzo preciso del trilocale: via Berlino 15/17.
La denuncia
Il raggiro è emerso quando i quattro amici sono giunti a Jesolo: la casa era inesistente e la signora Alessandra con la quale avevano parlato risultava irraggiungibile. Solo allora, chiedendo ai vicini, i giovani hanno realizzato di essere stati truffati e hanno scoperto che nelle ultime ore più di 40 persone avevano chiesto indicazioni sul fantomatico appartamento. A quel punto i ragazzi hanno chiamato la polizia e sporto denuncia: ci sono voluti alcuni giorni prima che l’annuncio falso venisse eliminato dalla rete e le indagini sono ancora in corso.