Carceri, rapporto Antigone sulle condizioni dei detenuti tra sovraffollamento e suicidi

Cronaca

Il rapporto “Senza respiro” rivela sovraffollamento al 133%, alto tasso di suicidi e gravissime carenze nelle strutture

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Secondo l’ultimo rapporto di Antigone, al 30 aprile 2025 le carceri italiane ospitavano 62.445 detenuti a fronte di una capienza normativa di circa 51.280 posti, considerando anche 4.500 posti inagibili. Il tasso reale di affollamento supera dunque il 133%. Su 189 istituti penitenziari, solo 36 non risultano sovraffollati, mentre 58 presentano un tasso superiore al 150%. In 30 strutture su 95 visitate, lo spazio calpestabile pro capite scende sotto i 3 m², spesso senza riscaldamento né acqua calda.

Emergenza suicidi e disagio psicologico

 

Nel solo primo semestre 2025 si sono già registrati 20 suicidi tra i detenuti, segno di una crisi umanitaria preoccupante. Il 2024 era stato l’anno più drammatico di sempre: 91 persone si sono tolte la vita, con 246 morti totali, numero record nella storia recente delle carceri italiane. Inoltre, quasi il 50% dei detenuti utilizza sedativi o ipnotici, con il 20% sotto trattamento con stabilizzanti, antipsicotici o antidepressivi.

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Il dramma dei minorenni e nuove tensioni

 

Il report denuncia anche un forte aumento dei giovani detenuti: al 30 aprile 2025 erano 611 ragazzi, di cui 27 ragazze, nei Istituti Penali per Minorenni, un +54% rispetto al 2022. Sono stati trasferiti 189 giovani over 18 nelle carceri per adulti, interrompendo percorsi educativi importanti. La situazione è stata aggravata dal cosiddetto “decreto Caivano”, che ha semplificato il trasferimento punitivo dei maggiorenni dal circuito minorile al carcere per adulti.

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