Secondo quanto ricostruito finora, l'imbarcazione "Resurgo" era impegnata nelle operazioni di pesca a 4 miglia dalla costa, quando improvvisamente la rete è rimasta impigliata a un ostacolo sul fondale, probabilmente un grosso scoglio. Il peschereccio ha imbarcato acqua affondando in pochi istanti. Il comandante risulta disperso, mentre suo figlio è riuscito a salvarsi, cadendo in acqua poco prima dell'inabissamento
C'è un disperso nel naufragio di un peschereccio avvenuto nell'arco di pochi istanti a circa quattro miglia dalla costa di Anzio, tra le 4 e le 5 del mattino. Si tratta del comandante dell'imbarcazione, Antonio "Tony" Magliozzi, 66 anni. A bordo c'era anche suo figlio Andrea, 37 anni, che è invece riuscito a salvarsi. Le ricerche dei soccorritori stanno andando avanti da ore nel luogo del naufragio, con il supporto di diversi pescherecci della flotta di Anzio. Il relitto dell'imbarcazione è stato individuato a circa 55 metri di profondità. Le speranze di trovare in vita il comandante disperso in zona sono purtroppo ridotte al lumicino.
Come è avvenuto il naufragio del peschereccio
Secondo quanto ricostruito finora, l'imbarcazione da pesca "Resurgo" - lunga circa 15 metri con rete a strascico - era impegnata nelle operazioni di pesca nella zona della secca a 4 miglia dalla costa, quando improvvisamente la rete è rimasta impigliata a un ostacolo sul fondale, probabilmente un grosso scoglio. La barca ha frenato e ha perso improvvisamente l'assetto, inclinandosi. Le due persone nella cabina di comando hanno tentato di riprendere il controllo dell'imbarcazione, ma una delle due - il figlio del comandante disperso - è stata sbalzata in acqua probabilmente a causa dell'improvviso ribaltamento dello scafo. Il peschereccio è quindi affondato in pochi istanti. Tony Magliozzi invece potrebbe essere rimasto intrappolato nella cabina di pilotaggio dell'imbarcazione. Sul posto sono presenti motovedette della guardia costiera e sommozzatori dei vigili del fuoco di Roma e Civitavecchia.
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