Alcuni militanti avevano anche partecipato a presidi contro l'immigrazione e ad uno "indetto dal movimento di estrema destra - precisa la Questura di Milano - contro il degrado e l'immigrazione"
Nove perquisizioni sono state eseguite, tra le province di Milano, Pavia, Monza e Brianza e Como, nei confronti di altrettanti cittadini italiani indagati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere, costituita per realizzare "ronde" punitive nell'ambito di un gruppo denominato 'Articolo 52', principalmente nei confronti di cittadini stranieri ritenuti autori di reati, e di istigazione a delinquere. L'indagine, svolta dalla Digos di Milano e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lombardia, è coordinata dalla Procura di Milano.
L'attività degli investigatori della Polizia di Stato ha inoltre consentito di risalire alle responsabilità di alcuni militanti del gruppo che, lo scorso 11 marzo, avevano diffuso un altro video relativo a una precedente aggressione ai danni di un ragazzo accusato di "molestie". Gli stessi soggetti, pochi giorni dopo, avevano pubblicato un ulteriore post ritraente un'aggressione avvenuta il 28 marzo in zona San Siro: in quell'occasione la banda si era autoproclamata "milizia del movimento anticrimine e anti-maranza Articolo 52". In tutti i casi le aggressioni, connotate da elementi di xenofobia, venivano giustificate come una sorta di 'giustizia popolare' contro 'l'inefficacia delle istituzioni'.
Gruppo composto da militanti di estrema destra
L'indagine, nata dalle risse e dalle 'azioni' postate dalla banda su Instagram e dilagate sui social, ha permesso di ricostruire la struttura del gruppo, composto per lo più da persone di estrema destra residenti nell'Hinterland milanese, che si organizzavano tramite chat di messaggistica istantanea. Secondo quanto emerso organizzavano sopralluoghi e pianificavano azioni punitive nei confronti di cittadini di origine straniera definiti "maranza". Alcuni militanti avevano anche partecipato a presidi contro l'immigrazione e ad uno "indetto dal movimento di estrema destra "Forza Nuova" - precisa la Questura di Milano - contro il degrado e l'immigrazione".